Sgravi fiscali, l’incubo è finito «Salve 160 imprese veneziane»

Via libera definitivo della Camera al pagamento dei soli interessi semplici. Soddisfatti Confindustria e parlamentari veneziani. Un risparmio di 30 milioni per aziende del vetro, alberghi e comunali
Morsego Interpress/M.Tagliapietra Venezia 07.06.2012.- Imbrattata la Hall dell Hotel Monaco & Gran Canal.
Morsego Interpress/M.Tagliapietra Venezia 07.06.2012.- Imbrattata la Hall dell Hotel Monaco & Gran Canal.

VENEZIA. Salve le imprese veneziane di tutti i settori - dall’artigianato del vetro, all’alberghiero, alle aziende compreso il Casinò - che rischiavano in alcuni casi la chiusura per il salasso costituito dal pagamento degli interessi composti sugli sgravi retributivi ricevuti alcuni anni fa dal Governo e giudicati illegittimi dall’Unione Europea con obbligo di restituzione.

Dopo la Camera anche la commissione Lavoro del Senato in legislativa - senza necessità dunque di andare in aula - ha approvato il disegno di legge relativo alla nota questione degli sgravi per le 160 imprese di Venezia e Chioggia, che prevede il pagamento dei soli interessi semplici. «È un fatto straordinariamente positivo» commenta Michele Mognato (Pd) «che chiude una lunga vicenda e può quindi evitare conseguenze drammatiche per imprese e lavoratori. Lo stesso Comune di Venezia, con le sue aziende, avrà un beneficio non da poco. Era a rischio una parte importante dell'economia della nostra città metropolitana. In questi anni e negli ultimi mesi è stato fatto un lavoro importante e faticoso che ha visto protagonisti le associazioni di Confindustria, Lega Coop e Ava, i tanti parlamentari coinvolti (Martella, Moretto, Venittelli, Murer, Zoggia, Casellato, Dalla Tor, Favero, Casson), i sottosegretari Baretta e Gozi e i presidenti di commissione Damiano e Sacconi».

«Al momento le imprese veneziane hanno restituito oltre 20 milioni in conto capitale mentre pende ancora la questione degli interessi che la legge appena approvata ha risolto e che secondo una stima, farà risparmiare circa 30 milioni di euro. Ringrazio il presidente della commissione Maurizio Sacconi (Area Popolare Ncd - Udc) per il lavoro svolto e tutti i colleghi che hanno sostenuto l'iniziativa» commenta anche il senatore Mario Dalla Tor (Area Popolare Ncd- Udc) che ha seguito l'iter e ha lavorato per arrivare al risultato che oggi è stato raggiunto.

Respira anche al mondo industriale veneziano. «Esprimo la mia più viva soddisfazione per il raggiungimento di un obiettivo portato avanti dalle principali categorie economiche e dai parlamentari veneziani a cui va il nostro ringraziamento» dichiara Matteo Zoppas, presidente di Confindustria Venezia «Per le nostre aziende, alle prese con una difficile congiuntura economica, questo è un passo importante. Il lavoro di squadra si rivela sempre vincente. Mi auguro sulla scia di questo risultato che si possa avviare un tavolo di collaborazione con il Governo per far riconoscere in Europa, e questa volta legittimamente, la specificità di chi opera in un contesto disagiato quale la laguna. È necessario intervenire in modo strutturale perché non si ripresentino più situazioni come queste».

Concorda Cristiano Ferro, presidente della sezione vetro di Confindustria che rappresenta la maggioranza delle aziende interessate al provvedimento: «Ringrazio Confindustria Venezia per l’impegno profuso su questo delicato tema che ha penalizzato le nostre imprese. Impegno che continua sul tavolo con il Ministero dello Sviluppo economico sulle specificità e problematiche del sistema produttivo di Murano sperando in soluzioni concrete e positive».

Tira un sospiro di sollievo anche il Comune di Venezia per la notizia che gli interessi sugli sgravi alle imprese che l'Ue ha imposto di restituire saranno semplici e non composti, con un risparmio non indifferente per la stessa Amministrazione e per aziende partecipate come il Casinò. Il Comune ha già accantonato in bilancio 3,2 milioni per la restituzione degli sgravi e il casinò, a sua volta, ne ha previsti altri 2 milioni e mezzo. Se avesse dovuto pagare anche gli interessi composti, avrebbe dovuto accantonare in bilancio altri 2 milioni di euro per il Comune e altrettanti per il Casinò.

Enrico Tantucci

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