Sgarbi ritira le dimissionisu richiesta di Berlusconi

"Berlusconi mi ha convinto, ritiro le mie dimissioni". Incurante dei segnali negativi arrivati dal ministero, Vittorio Sgarbi annuncia il rinnovato impegno per il Padiglione Italia alla Biennale d'Arte che apre il 4 giugno
VENEZIA. "Berlusconi mi ha convinto, ritiro le mie dimissioni".


Incurante dei segnali negativi arrivati dal ministero dei Beni culturali, Vittorio Sgarbi annuncia un suo rinnovato impegno per la cura del Padiglione Italia alla Biennale d'Arte di Venezia che apre i battenti il 4 giugno.


"Ho incontrato il premier che mi ha garantito il suo diretto impegno per il reperimento dei fondi e per consentire l'accoglienza a tutti gli artisti invitati", spiega.


Alla luce delle nuove garanzie, Sgarbi ribadisce quindi di aver rinunciato a presentare le sue dimissioni e conferma che ci sarà una conferenza stampa di presentazione del suo progetto, il 5 maggio "alle 12 al ministero degli Esteri".


Sgarbi, che proprio domenica aveva confermato le dimissioni, spiega di aver chiesto l'incontro con il premier Berlusconi "perché nella grave emergenza delle sedi per la Biennale di Venezia, a un mese dalla sua apertura, non avevo avuto rassicurazioni dal ministro dei Beni culturali".


Il critico racconta di aver chiarito al presidente del Consiglio "di aver esercitato le funzioni di soprintendente al Polo Museale Veneziano per sei mesi senza alcun compenso", nonché di "aver lavorato per un anno al progetto del Padiglione Italia, anche in rapporto con i ministeri dell'Istruzione e degli Esteri, senza aver avuto alcun finanziamento e senza aver avuto alcun compenso".


Sgarbi riferisce poi di aver indicato a Berlusconi  "l'emergenza della situazione per il numero di artisti invitati e l'assoluta inadeguatezza degli spazi fino ad oggi concessi".


Da qui l'impegno del premier, ripete Sgarbi, "che ha garantito il suo diretto impegno". Contestualmente, conclude il critico, "è stato informato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, il cui ministero ha garantito l'adesione di tutti gli 89 istituti di cultura italiani nel mondo".

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