Sfratto con la forza pubblica per il fornaio

Edgardo Cargnelli e la moglie lunedì dovranno andarsene. Al posto del panificio un alloggio per turisti
Isetta ed Edgardo Cargnelli nel loro panificio
Isetta ed Edgardo Cargnelli nel loro panificio

VENEZIA. Lo scorso 26 febbraio l’intera città si era indignata di fronte alla notizia che uno dei pochissimi panettieri sopravvissuti alla crisi, Edgardo Cargnelli di 84 anni, venisse sfrattato con la moglie dal suo appartamento di Dorsoduro. I due abitano nel palazzo ai piedi del Ponte della Donna Onesta e hanno il laboratorio per fare il pane con il piccolo negozio proprio sotto casa. Dal Pd a Forza Nuova, da Confartigianato all’amministrazione comunale, tutti si erano dimostrati pronti a trovare una soluzione per uno degli ultimi rifornitori di pane rimasti in centro storico.

Eppure in questi mesi non è successo proprio nulla e lunedì prossimo, dopo diversi accessi, è previsto lo sfratto definitivo con forza pubblica. «Hanno passato mesi e mesi a portare carte in Comune» spiega l’avvocato Giancarlo Adorno «ma nessuno è riuscito a trovare un bilocale al piano terra vicino al laboratorio per fare il pane dove ancora oggi Cargnelli lavora. Eppure il Comune ha 650 appartamenti sfitti. Loro dicono che sono in pessime condizioni, ma un inquilino può anche entrare prendendosi la responsabilità di fare alcuni lavori. Si parla come al solito di tutelare i residenti, ma poi alla fine nessuno fa niente e si accetta di svendere Venezia ai non veneziani». Il riferimento è al proprietario dell’immobile che non risiede in città e ha già restaurato due dei tre appartamenti (l’ultimo sarebbe proprio quello del panettiere) per trasformarli in alloggi per turisti. La casa dove Cargnelli vive con la moglie sarebbe l’ultimo pezzo dell’investimento. In passato non era possibile richiedere lo sfratto in quanto la coppia era tutelata da leggi a favore degli anziani con reddito basso, ma dopo l’approvazione del nuovo Piano Casa, pubblicato sulla Gazzetta nel maggio 2014 e voluto dal governo Renzi, le regole sono cambiate. «Il punto è che l’amministrazione comunale» prosegue Adorno «dovrebbe cercare di proteggere i casi come questo che parlano di anziani e di veneziani a rischio, soprattutto perché il caso aveva fatto scalpore e sembrava che davvero la città ci tenesse».

In questi giorni il panettiere è ricoverato all’ospedale, con mille preoccupazioni per la testa. «Mi domando» incalza l’avvocato «come sia possibile che dallo scorso 10 febbraio, quando la coppia si era presentata in Comune, non si sia riuscito a individuare un posto vicino a Dorsoduro al piano terra per due anziani e si siano continuate a chiedere carte su carte, procedendo con una lentezza incredibile». Cargnelli ha 84 anni e lavora da 72. Se avesse una casa dove stare vorrebbe continuare ancora a fare il pane, come ha fatto per tutta la vita.

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