Sfratto al Pala Expo ma sarà necessaria l’esecuzione forzata

Il padiglione doveva essere liberato entro ieri, ma il gestore non l’ha fatto: la società di Mattiazzo ha i giorni contati

MARGHERA. È scattato ieri lo sfratto esecutivo per morosità della società Expo Venice spa di Giuseppe Mattiazzo dal padiglione Pala Expo di Marghera, come richiesto dal proprietario - il Venice Waterfront Found che fa capo a Finint - e successivamente convalidato dal giudice Alessandra Romor del tribunale di Venezia.

Entro la giornata di ieri Expo Venice spa avrebbe dovuto liberare il padiglione da 10 mila metri quadrati con annessi parcheggi, costruito da Condotte Immobiliare spa nell’area del Parco Vega 2, ma così non ha fatto visto che nel locale sono già state portate buona parte delle sedie e delle cabine elettorali per la prevista assemblea ordinaria dei soci di Veneto Banca del 5 maggio. Ora spetterà alla proprietà chiedere al tribunale - a partire da oggi -l’atto di precetto, ovvero l’ultimatum per l'adempimento dello sgombero dei locali sotto sfratto, dopo di che, nell’arco dei prossimi trenta giorni, si passerà alla procedura di “esecuzione forzata” alla presenza dell’ufficiale giudiziario e delle forze dell’ordine. La legge, infatti, prevede che se alla data di esecuzione dello sfratto l’inquilino non avrà restituito l’appartamento al locatore, si vedrà notificare un atto (l’atto di precetto), redatto dall’avvocato del locatore e notificato dall’ufficiale giudiziario, che gli intimerà di rilasciare l’immobile con l’avvertimento che, altrimenti, si procederà, con aggravio di spese a suo carico, all’esecuzione forzata.

Nel frattempo sembra essere arrivata al capolinea la società di Giuseppe Mattiazzo, Expo Venice spa, che da mesi non paga né il canone d’affitto per il padiglione, né le bollette per i consumi di energia elettrica. Nonostante la firma di un “contratto di affitto di ramo d’azienda” con la società Venezi 4.0 di Umberto Ronsisvalle - che non è ancora riuscita a concludere un accordo con la proprietà del padiglione - Expo Venice spa sembra destinata, come indicato dallo stesso collegio dei sindaci della società per azioni, a portare i libri in tribunale per evitare la bancarotta fraudolenta. Il bilancio di Expo Venice spa ha un “buco” di oltre 10 milioni di euro che difficilmente Giuseppe Mattiazzo potrà ripianare o ridurre. Nell’area del Vega 2 - tra il padiglione Pala Expo e il canale Brentella - sono previste un’ampia area verde e strutture ricettive collegate al campus universitario di via Torino con un viadotto e una rotonda previsti dal progetto finanziato dal ministero dello Sviluppo, con vista sull’impareggiabile waterfront lagunare. (g.fav.)

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