Sfrattato vive in tenda nel parco

SOTTOMARINA. «Aiutatemi a trovare un alloggio di fortuna, ormai da due mesi sono costretto a vivere all'aperto, riparato solo da una tenda, nei giardini pubblici di via Zeno».
È questo l'appello lanciato ieri da Federico Pagan, giovane 32enne che viveva con la famiglia e che attualmente si trova costretto a sopravvivere all'aperto da ormai due mesi nei giardini pubblici di via Nicolò Zeno, dopo una serie di vicissitudini negative che hanno avuto come conseguenza la perdita della casa familiare.
Una spirale negativa che, partendo dalla perdita del lavoro del padre, ha avuto come naturale conseguenza l'indisponibilità di un reddito sufficiente a pagare l'affitto e, quindi, lo sfratto.
Mentre i suoi genitori avrebbero trovato ospitalità da qualche parente, lui è rimasto abbandonato a sé stesso. Così su consiglio di alcune persone ha trovato come unica soluzione quella a sistemarsi nei giardini pubblici. Qui, però, non può evidentemente restare, considerata la particolarità del posto. «Qualche mese fa», Pagan sintetizza la su odissea, «mio padre è rimasto senza lavoro perché l'azienda dove prestava servizio ha dichiarato fallimento. Ovviamente non siamo più riusciti a pagare l'affitto e, quindi, siamo stati sfrattati. Circa due mesi mi sono recato agli uffici dei servizi sociali per chiedere un sostegno, ma i tempi per produrre la documentazione necessaria sono lunghi e, quindi, solo nei prossimi giorni riuscirò a consegnare tutti i documenti richiesti».
« Ho chiesto aiuto anche alla Caritas», spiega ancora Federico Pagan, «e alle varie parrocchie ma, per ora, sono ancora per la strada. Considerata anche la particolare situazione meteorologica, ho provveduto a montarmi una tenda all'interno dei giardini di via Zeno, ma qui non potrò restare ancora per tanto».
La polizia locale, pur dimostrandosi comprensiva per la situazione, gli ha già infatti fatto capire che, i giardini pubblici, non sono il luogo più adeguato per pernottare. «Attorno a questa tenda», spiega il comandante della polizia locale, Michele Tiozzo, «si è di fatto creata una situazione di degrado. Abbiamo, a tal proposito, già ricevuto alcune segnalazioni da parte dei residenti». D'altronde i giardini sono frequentati da bambini, soprattutto in questo periodo che segna la fine della stagione balneare. Per Pagan, quindi, si spera che qualcuno possa ospitarlo provvisoriamente, almeno fino a quando i servizi sociali non riusciranno a proporgli una soluzione alternativa. Intanto sta cercando invano un lavoro
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