Sfilata di carri a Marghera in diecimila fanno festa
Nemmeno le previsioni meteo, che davano pioggia dal primo pomeriggio, bloccano la consueta sfilata dei carri di Marghera, che si conferma, anche con il cambio di percorso dovuto all’arrivo del tram, lo spettacolo più atteso, gradito e affollato del Carnevale di terraferma. «Le preghiere dei residenti e dei bambini sono serviti» sono le prime parole del presentatore in piazza Mercato, ed effettivamente, dopo l’annullamento delle sfilate del Lido e di Bassano, la paura era forte.
Invece, giornata serena, nemmeno troppo fredda e solito appuntamento nelle due piazze per migliaia di persone. Forse, rispetto agli ultimi anni, tra piazza Mercato e piazza Sant’Antonio si sono registrate meno presenze, ma questa carenza è compensata dallo spettacolo della folla che premia il nuovo percorso, riempiendo anche le piazze laterali e le strade interessate dalla sfilata. Sono oltre diecimila, a una prima stima, gli spettatori che salutano i 25 carri e la sfilata delle associazioni di quartiere.
Tema dell’anno, almeno nei carri “ufficiali”, il mondo dell’acqua, in sintonia ovvia con la futura Expo milanese che prevede proprio a Marghera una succursale acquea: a sfilare sono enormi polipi, “pesciolini” di quattro anni che tirano coriandoli a chiunque passi a tiro, galeoni pieni di marinai e, sempre in tema, un gruppo di vigili del fuoco che l’acqua la usa per spegnere un incendio perfettamente realizzato in cartapesta.
I gruppi locali, invece, puntano come di consueto sui valori dell’amicizia, della fratellanza e del sociale, mentre i numerosi genitori presenti si rallegrano della totale assenza (e per loro è un sollievo e il segno del decadere di una moda) di qualsiasi tipo di Peppa Pig. In piazza, intanto, la gente si è accalcata fin da prima della partenza della sfilata da via Fratelli Bandiera, attirata dalle bancarelle di giochi, dolciumi e gadget, mentre sul palco sfilano i bambini, che tornano a vestirsi come i personaggi dei fumetti di supereroi dopo anni di pirati e simili, e le bambine che riscoprono, per la gioia delle loro mamme, il fascino delle principesse. Sono loro i veri protagonisti, per un pomeriggio che abbassa sensibilmente l’età media delle presenze in piazza grazie anche ai numerosi ragazzi di medie e superiori, liberi una volta tanto di sfogarsi urlando, correndo come pazzi e lanciandosi dietro qualsiasi spray o liquido a portata di mano, nell’ormai consueto mix tipico di Marghera di dialetti, lingue ed etnie. A fine giornata, appuntamento alla prossima edizione, con un percorso che potrebbe essere quello definitivo.
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