Sfidano il freddo e fanno il bagno

Tuffo fuori stagione per due coppie di giovani giunti dall’Austria

BIBIONE. Quando li hanno visti lì, in mezzo al mare, non ci volevano credere. Eppure, ormai giunti alla seconda decade di ottobre, tutti i passanti e gli improvvisati spettatori si sono resi conto che effettivamente c’erano persone che stavano facendo il bagno e sono rimasti lì tra le onde una buona mezz’ora. I protagonisti di questo bagno decisamente fuori stagione sono stati due coppie di ragazzi austriaci, provenienti da Villach. I temerari hanno parcheggiato l’automobile in piazzale Zentih e sono scesi in spiaggia a passeggiare. Poi uno di loro si è tolto gli indumenti e ha sfidato gli altri tre ragazzi, tra cui la sua fidanzata. «Vediamo chi ha il coraggio di fare il bagno», ha esclamato il giovane. Detto e fatto. Gli altri ragazzi hanno raccolto il guanto di “sfida” e si sono gettati in acqua. Hanno nuotato e giocato per almeno mezzora poi si sono asciugati con i loro stessi indumenti. Chi in questi giorni autunnali sta passeggiando sul mare di Bibione, per il piacere di osservare il mare in autunno oppure per portare a casa qualche “capa”, si sarà accorto comunque che la temperatura dell’acqua non è poi così fredda. Alcuni ieri hanno messo i piedi in acqua. È probabile che il mare stia ancora beneficiando del caldo di quest’estate, che ha innalzato notevolmente le temperature dell’acqua, conferendo anche alla riva di Bibione, solo da questo punto di vista, un aspetto tropicale. «Parlano tanto del bagno in mare a Palermo in questo periodo, ma evidentemente è possibile farlo anche a Bibione», ha commentato il presidente dei commercianti bibionesi dell’Ascom, Guglielmo Favit, che ha assistito al bagno dei quattro ragazzi austriaci, «chissà che in un prossimo futuro non diventi quasi una consuetudine».

Ieri per tutto il giorno Bibione è stata attraversata da macchine con targhe austriache e tedesche, in gita nella località approfittando della giornata di festa e dello stop alla circolazione dei camion. Peccato solo che molte attività sono state chiuse e che alcuni gitanti siano andati dall’altra parte del Tagliamento, nella vicina Lignano, dove diversi locali sono ancora aperti.

Rosario Padovano

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