Sfida al tumore visite gratuite per salvare la vita

L’Asl 12: screening importante per scoprire il cancro al colon, all’utero e alla mammella. Scoperti 1.114 casi a rischio

VENEZIA. Prevenzione significa poter anticipare gli effetti di una possibile malattia, e quando si parla di tumori lo screening diventa un elemento fondamentale per salvarsi la vita. L’Asl 12 da alcuni anni è impegnata in prima linea su questo fronte, e cerca di informare la popolazione a 360 gradi sul come prevenire, sottoponendosi a semplici esami che possono dare grandi risultati se si seguono i giusti tempi e parametri.

«Lo screening è una ricerca che non sbaglia e salva la vita. È fondamentale che questa opportunità sia colta da tutti. Individuare per tempo un tumore significa darsi molte più possibilità per poterlo sconfiggere», ribadisce Rocco Sciarrone, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl 12. L’impegno del dottor Sciarrone e dell'azienda sanitaria veneziana passa per l’appello rivolto ai cittadini in occasione della settimana dedicata alla prevenzione oncologica. Sul piatto vengono offerte visite gratuite per l’individuazione del cancro alla mammella, al colon e all’utero, perché un eventuale intervento possa essere tempestivo. Il 68% delle 24 mila donne invitate lo scorso anno a sottoporsi a mammografia sono ancora poche, secondo un sistema sanitario che punterebbe a raggiungere almeno l’80% del totale nel veneziano.

Ma intanto è stato possibile individuare 1.114 casi a rischio potenziale e 113 tumori diagnosticati. Il tutto potendo sfruttare i centri del distretto 1 all’ex Giustinian di Venezia e del distretto 3 di via Cappuccina a Mestre, ma anche alla Radiologia dell’Ospedale Civile. In aumento sono coloro che si sottopongono allo screening per il colon-retto, passato in un anno dal 43,1 al 55,9% dei ‘chiamati’ dall’Asl 12, con 884 casi inviati a successivi approfondimenti e una settantina di interventi eseguiti il prima possibile su un totale di quasi 19 mila esami. Sale anche l’adesione per lo screening alla cervice uterina. Lo scorso anno si è arrivati a superare il 50% con 8.429 esami eseguiti e 271 casi di pazienti inviate a una successiva colonscopia.

«Nel momento in cui si evidenzia una situazione che può portare a una malattia, siamo impegnati ad affiancare in modo sempre più completo la persona colpita, perché sia seguita già nel momento della consegna del referto, e subito venga costruito dai medici un primo progetto di cura», assicura il direttore generale dell’Asl 12, Giuseppe Dal Ben. «La sfida contro il tumore passa attraverso la prevenzione e l’individuazione precoce, e continua poi con il sostegno alla persona malata, che è fondamentale per il buon esito finale». La prevenzione, che passa attraverso lo screening, diventa elemento fondamentale per intervenire subito e scongiurare queste forme tumorali.

Simone Bianchi

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