Sexy estorsione a un medico ospedaliero, scatta la denuncia

Si conoscono in chat, lui le manda delle foto osé che diventano arma di ricatto: il professionista non cede e racconta alla polizia postale

MESTRE. Sexy estorsione a un medico ospedaliero dell’azienda sanitaria Serenissima. La Procura ha aperto un fascicolo a carico di ignoti e ha delegato la polizia postale, competente per reati di tipo informatico, a procedere con il sequestro delle mail.

È una vicenda che inizia con un incontro casuale su Facebook quella che vede protagonista un medico e un’avvenente donna (o sedicente tale) nascosta dietro un profilo sul social. I due si conoscono su Facebook e ne nasce un’amicizia che sarebbe rimasta sul piano virtuale. Ma ad un certo punto dal profilo della donna iniziano ad arrivare al professionista varie richieste di scatti intimi.

Lui cede alle pressioni e spedisce le sue foto senza veli alla donna di cui non conosce la reale identità. È da qui che scatta la seconda parte del piano orchestrato dalla donna. Ovvero quello di ricattare il medico, chiedendogli denaro per non divulgare quelle fotografie private. Solo a questo punto il professionista avrebbe capito di essere finito nella rete. Le richieste di soldi non sarebbero state soddisfatte, e così la donna ha alzato il tiro della sua estorsione.

Quegli scatti intimi del medico sono stati infatti inviati via mail direttamente all’azienda sanitaria Serenissima, per la quale il professionista lavora. I messaggi di posta elettronica che con ogni probabilità sono stati inviati da un indirizzo non riconducibile, se non attraverso accurate indagini, a una persona. L’Usl non ha tardato a chiedere spiegazioni al medico per quelle fotografie, la cui divulgazione è certamente fuori luogo in un ambiente di lavoro. E a questo punto il piano estorsivo e vendicativo della donna conosciuta su Facebook si è concretizzato a pieno.

Il medico non ha potuto fare altro che presentare denuncia, non prima di aver spiegato alla direzione dell’azienda sanitaria Serenissima l’origine di quelle fotografie. La denuncia, che risale al mese scorso, è arrivata in Procura e il pubblico ministero ha disposto, tra i primissimi atti, il sequestro tecnico delle mail incriminate con l’obiettivo di risalire a chi stia dietro quell’avvenente donna che ha chiesto l’amicizia al medico ed ha innescato l’estorsione. Nel mondo del virtuale, infatti, è chiaro come una foto avvenente possa celare tutt’altra persona, magari anche un uomo. Per questo al momento il fascicolo aperto con l’ipotesi di reato di estorsione è a carico di ignoti. —


 

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