Settimana decisiva per la nomina degli insegnanti

Scuola: entro fine mese quelli di ruolo, poi i supplenti In arrivo 60 posti in più per personale non docente
Di Francesco Furlan
20090903 - PISTOIA - EDU - SCUOLA: PER I PRECARI ARRIVA IL CONTRATTO DI DISPONIBILITA' - Alunni in aula in una scuola elementare di Pistoia, in una foto d'archivio. LUCA CASTELLANI/ANSA / DBA
20090903 - PISTOIA - EDU - SCUOLA: PER I PRECARI ARRIVA IL CONTRATTO DI DISPONIBILITA' - Alunni in aula in una scuola elementare di Pistoia, in una foto d'archivio. LUCA CASTELLANI/ANSA / DBA

Scuola: settimana decisiva per cercare di assicurare che tutti i docenti, di ruolo e precari, siano in classe per l’inizio dell’anno scolastico. Gli uffici scolastici regionale e provinciale sono al lavoro, coperti di carte, per cercare di mettere tutti i tasselli al posto giusto. È una corsa contro il tempo e molti presidi sono già rassegnati, nella consapevolezza, con la prima campanella, che sarà difficile averli tutti in classe. Tuttavia nelle scorse ore una piccola buona notizia è arrivata: il rinforzo del personale Ata, amministrativo, tecnico e ausiliare.

Personale Ata. Ieri infatti è stata pubblicata la delibera che rende nota l’assegnazione di 60 posti aggiuntivi, facendo così salire a 2672 il numero del personale Ata. Un piccolo aiuto per le scuole che riceveranno il personale anche se, come recita il documento «i posti assegnati dall’Ufficio scolastico regionale sono inferiori a quelli richiesti, quindi insufficienti a soddisfare tutte le esigenze». Inizieranno già oggi, nella sede di via Muratori dell’Ufficio scolastico provinciale (Usp), le assegnazioni dei posti.

Docenti di ruolo. Le convocazioni per assegnare le cattedre ai nuovi docenti di ruolo, anche se non ancora comunicate ufficialmente, sono previste giocoforza tra giovedì e sabato. Come deciso dal ministero dell’Istruzione, infatti, i prof di ruolo dovranno essere nominati tutti entro la fine del mese. Come? Verranno pescati a metà dalle graduatorie del concorsone, che l’ufficio scolastico sta pubblicando in questi giorni - anche se alcune sono in ritardo - e a metà dalle vecchie graduatorie dei precari. Come noto le cattedre assegnate per le scuole (infanzia, elementare, medie e superiori) veneziane sono 184, poche rispetto alle esigenze del mondo scolastico. Per i posti vuoti sarà necessario, come sempre, ricorrere ai supplenti, che verranno presi dalle liste dei precari.

Posti di sostegno. Ieri è stata resa nota anche la ripartizione, tra i vari ordini di scuola, dei 15 posti di sostegno per i nuovi prof di ruolo. Uno è stato assegnato alla scuola dell’Infanzia, 7 alla scuola elementare, 6 alla scuola media, e 1 alla scuola superiore.

Il caso «inglese». I candidati al Concorsone voluto dall’allora ministro Profumo che aspirano a diventare professori di inglese si trovano di fronte a una bella fregatura. Come detto i prof di ruolo devono essere nominati entro fine agosto, ma per poterli nominare c’è bisogno della graduatorie, dalle cui pubblicazione bisogna aspettare tre giorni per eventuali ricorsi. Il punto è le prove per l’insegnamento dell’inglese non sono ancora concluse - dureranno fino a venerdì - quindi le graduatorie non potranno mai essere pubblicate in tempo. E così i nuovi prof di inglese saranno scelti dalle vecchie graduatorie.

Supplenti. «Dopo la nomina del professori di ruolo» spiega Domenico Martino, direttore dell’ufficio scolastico provinciale «partiremo con le convocazioni dei supplenti. Inizieremo il 4 o il 5 settembre, perché ci servono un paio di giorni per ripulire le liste, entro il 10 contiamo di potercela fare per tutti, o quasi tutti».

Don Milani, Querini e Alighieri. Ieri l’uffio scolastico provinciale ha reso noto anche che alla Don Milani di Mestre è stato annullato lo sdoppiamento delle terze, che perciò restano 5 e non 6. All’Alighieri di Venezia invece è stata accordata un’ulteriore classe prima a tempo normale per un totale di 9 prime. Confermato anche il fatto che, dopo la sentenza del Tar, Querini e Don Milani tornano a essere due istituti distinti, e non la stessa scuola.

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