Sette mesi per ottenere il passaporto a Venezia: appuntamenti ad agosto, sistema in tilt
Protesta anche il sindacato di Polizia: «Pratiche da delegare al Comune, gli agenti è meglio che stiano in strada»

Rinnovo del passaporto, tempi dilatati. Nell’era post-Covid, quella in cui ci troviamo a vivere, molte cose sono cambiate e tra queste, anche la necessità, in alcuni ambiti, di mettersi in fila e prendere appuntamento.
Il mondo si sta rimettendo in moto, c’è chi ha ricominciato a viaggiare da un pezzo, chi si è spostato solo in Italia o in Europa e adesso che vorrebbe andare all’estero, si ricorda del passaporto scaduto. Oppure in scadenza. Sono in tanti ad averlo tirato fuori dal cassetto ed essersi resi conto che ne serve uno di nuovo. Che fare?
In provincia gli uffici dove ci si può recare sono sette, quattro in comune di Venezia, e poi Chioggia Jesolo e Portogruaro.
La procedura è sempre la stessa: si deve entrare nel sito del ministero e cercare la voce rinnovo passaporti, scegliere se utilizzare carta d’identità elettronica o Spid, inquadrare il Qr Code e posizionare la carta d’identità sotto allo smartphone, leggere il codice ed entrare nella pagina ad hoc. Da dove poi si accede ai calendari delle disponibilità dei vari commissariati e della questura.
Tempistiche
Chi pensa di cavarsela in un mese, due, o tre, deve ri-tarare le proprie aspettative e mettersi l’animo in pace. In via Cosenz, il primo appuntamento libero, è il 21 agosto, sette mesi.
In commissariato San Marco a Castello, un mese prima, si va al 27 luglio. In Questura di Venezia c’è posto il 20 giugno, al commissariato di via Ca’ Rossa, dove confluiscono la maggior parte dei cittadini di Mestre, si va al 9 agosto.
Un po’ meglio a Chioggia, si può prendere appuntamento a partire dal 10 maggio, a Jesolo di torna ad agosto, a Portogruaro primo puntamento utile l’8 maggio. La forbice oscilla tra maggio e inizio settembre, tra i 4 e i 7 mesi di tempo.
Chi deve partire deve per forza prenotare il posto e scegliere una delle postazioni, controllando quale, perché non in tutti i commissariati può andare chiunque, le specifiche sono alla voce “i” di informazioni vicino alla località.
A quel punto, se si deve partire entro una determinata data e non si può attendere tanto a lungo, è d’obbligo guardare ogni giorno il sito, perché c’è sempre qualcuno che disdice per un qualsivoglia motivo, e lascia libero il posto. Altrimenti si devono allegare i documenti con tanto di biglietto aereo per avere un appuntamento anticipato.
«Siamo in difficoltà anche noi, come tutti» spiegano dall’agenzia di viaggi Felicity di Mestre «Noi ricordiamo sempre di guardare se il passaporto è scaduto o in scadenza: se non ci stiamo con i tempi scriviamo all’indirizzo del sito e mandiamo passaporto e documentazione, ma non possiamo assicurare nulla. Finora ci hanno agevolato e hanno anticipato la data, ma il problema rimane».
Il sindacato:«Sistema da riformare»
«Il problema è che il sistema non funziona» taglia corto Diego Brentani, segretario provinciale del sindacato di Polizia, Siulp «il sistema concede appuntamento ogni tot minuti, che servono per rilievo impronte etc, all’operatore arriva la domanda già pre compilata e questa è un’agevolazione, ma a livello nazionale non funziona. Bisogna aumentare le postazioni e l'apertura al pubblico».
Non solo: «Il rinnovo passaporti non è una attività di cui si deve occupare un operatore di polizia, noi dobbiamo dare solo il nulla osta, il titolo del Questore, come per le patenti, come la carta d'identità elettronica che rilascia il sindaco. I Comuni devono avere la delega, poi c’è il nulla osta della Questura, altrimenti non ne usciremo, è follia quanto accade oggi». Come si fa? «Serve un decreto del ministero».
Chiude: «Il Covid non è più un’emergenza ma continuiamo a gestire tutto come fossimo in emergenza, prima si facevano 80-90 passaporti per ufficio al giorno, adesso 50. Gli operatori servono in strada, non a prendere impronte per i passaporti». —
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