Sette giorni senza linea La lettera di scuse del farmacista Sabbadin

Una lettera di scuse a tutti i clienti che contiene una evidente protesta contro una azienda telefonica. L’ha scritta il farmacista Antonio Sabbadin, titolare dell’omonima farmacia di via Circonvallazione, alle prese da sabato 21 dicembre con un grave disservizio: un guasto che ha messo fuori uso i telefoni e la linea internet della farmacia. «Mi scuso con tutti i miei clienti», scrive Sabbadin. «Internet oggi è essenziale per gestire la ricetta elettronica, per gli ordini, per dispensare i farmaci per conto dell’Asl, per gli ausili per diabetici. Il blocco della linea telefonica ha reso inutilizzabile il Pos con ulteriori problematiche per i pagamenti. Ed è solo», scrive il farmacista, «grazie allo spirito di iniziativa mia e dei miei dipendenti, che quindi ringrazio, se siamo riusciti comunque, tramite i cellulari, a garantire un servizio minimo decente». Il farmacista critica poi la condotta di Telecom, con cui ha un regolare contratto di fornitura di linea telefonica e internet di tipo business, «che è andata oltre i termini previsti da contratto per l’intervento di risoluzione del guasto che tuttora non si è verificato», racconta nella lettera al giornale. «Tutte le volte che ho cercato di parlare con qualcuno della Telecom i ben noti dischi registrati mi hanno fatto fare il giro dell’oca che si concludeva puntualmente con la caduta della linea», prosegue la lettera del farmacista, «e per parlare con una persona fisica ho dovuto far finta di essere interessato alle loro offerte». «Ovviamente gli operatori che poi mi hanno risposto, mi hanno rimpallato l’uno all’altro, dichiarandosi non in grado di aiutarmi, ognuno, relativamente, alle sue competenze». La lettera del farmacista si chiude con la speranza che il problema venga risolto (anche se è ancora tutto bloccato) consentendo il ripristino dell’attività regolare della farmacia, che oggi, tra l’altro, è tra quelle di turno festivo. «Auguro a tutti buone feste, salvo a Telecom», conclude l’inferocito farmacista. —
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