Sette allontanati dalla stazione di Mestre, scatta il Daspo
MESTRE.Sei uomini ed una donna che da oltre un anno trascorrevano le proprie giornate attorno alla stazione di Mestre, lungo le banchine e nei sottopassi, intenti a fare la questua e ad importunare i passeggeri, offrendo, in modo molesto, servigi non richiesti. Tutti erano noti alle forze di Polizia e, dall’entrata in vigore della legge 48/2017, hanno già collezionato numerosi ordini di allontanamento.
La loro permanenza in zona, disattendendo del tutto l’ordine di allontanamento o facendovi ritorno allo scadere del divieto, ha determinato il Questore di Venezia ad emettere il divieto di accesso all’intera area della stazione di Mestre, per sei mesi. L’operazione, che trova fondamento in nuove disposizioni di legge, si inserisce nell’azione di rafforzamento di controlli del territorio eseguiti in special modo nelle zone “sensibili” della città, tra cui la stazione di Mestre e le vie limitrofe, dove si è agito, negli ultimi mesi, nei confronti di molti soggetti dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti ed a reati contro il patrimonio, grazie al lavoro congiunto della Polizia ferroviaria e del Commissariato di Mestre.
E sempre nell'area della stazione, nel pomeriggio del 25 gennaio, la Polizia Ferroviaria di Mestre ha tratto in arresto M. G. di 44 anni, pregiudicato italiano colpito da ordine di carcerazione, emesso dalla Corte d’Appello di Venezia. L’uomo, residente nella provincia di Venezia, deve scontare la pena di un anno di reclusione a seguito dei reati di resistenza e spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli agenti della Polizia Ferroviaria, che da alcuni giorni stavano ricercando l'uomo tra le stazioni di Mestre e Venezia S.Lucia, lo hanno individuato a Mestre ma il ricercato, forse insospettito, ha deciso di salire su un treno per Venezia per far perdere le proprie tracce. Sono così scattati dei controlli mirati sui treni circolanti in quella fascia oraria ed in particolare ai passeggeri in discesa nelle stazioni di Venezia S.Lucia.
Poco dopo, un agente della Polizia Penitenziaria ha spiegato alla Polizia Ferroviaria di aver visto il ricercato scendere da un convoglio nella stazione di Porto Marghera. Qui è avvenuto il fermo: il latitante è stato bloccato, e dopo averne accertato l’identità, l'uomo veniva arrestato e condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Maggiore di Venezia.
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