Settanta vigili assunti con contratto penalizzante
VENEZIA-MESTRE. Il Comune pubblicherà già a gennaio i primi bandi per l’assunzione di nuovi dipendenti comunali. Lo ha detto l’assessore al Personale Paolo Romor nella Commissione consiliare dedicata agli organici di Ca’ Farsetti, confermando però che non saranno più di 80 i nuovi assunti, in base ai limiti di spesa già fissati con il turn-over.
omor ha anche confermato che il 40 per cento dei nuovi assunti - dovrebbero essere 59 i posti messi a concorso, mentre per altri 21 a tempo indeterminato il Comune “pescherà” dalle graduatorie dei 43 precari che dovevano essere assunto a tempo indeterminato - sarà all’interno del gruppo dei precari comunali (sono 119 in tutto quelli in scadenza) che il Comune ha deciso di lasciare a casa. Resta perciò la pratica certezza che - se le cose non cambieranno - una parte consistente di dipendenti comunali precari da anni ma occupati stabilmente in servizio, non rientreranno più a Ca’ Farsetti.
Una situazione stigmatizzata ieri in Commissione non solo dai partiti di opposizione come Pd, Lista Casson e Movimento Cinque Stelle, ma anche da consiglieri della stessa Lista Brugnaro come Renzo Scarpa che ha ricordato come molti di questi dipendenti svolgano servizi essenziali in Comune e che non è chiaro come verranno sostituiti.
In compenso però confermata - come già anticipato anche in polemica con i sindacati sulla questione precari dal sindaco Luigi Brugnaro - l’assunzione a tempo indeterminato di undici “stradini” per riparare le buche di Venezia, Lido e centro storico.
Un servizio che normalmente il Comune affidava in appalto esterno a imprese edili, ma che ora il sindaco vuole invece attuare “in casa” con il pronto intervento. Ma sempre sul tema delle assunzioni di personale, un altro fronte aperto ancora con i sindacati e con le stesse opposizioni è quello della prevista assunzione di settanta nuovi vigili urbani che Brugnaro vuole mettere in organico per aumentare il presidio sul territorio.
I vigili saranno infatti assunti non con un “normale” contratto a tempo determinato, ma con un contratto di formazione-lavoro che oltre ad abbassare la loro retribuzione li rende molto più esposti a possibili licenziamenti.
Dopo un anno infatti l’Amministrazione potrebbe non rinnovare l’incarico al personale di cui non sarò soddisfatto e dopo tre anni solo il 60 per cento dei nuovi assunti potrebbe vedersi riconfermato il posto a tempo indeterminato.
Prevista dalla pianta organica del Comune inoltre la nomina di tre dirigenti per la durata di un anno, di tre direttori di settore e del direttore generale, figura oggi assente.
Enrico Tantucci
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