Sesso nel centro massaggi Sconti per i pensionati
PORTOGRUARO. È finito in manette il gestore del bordello cinese low cost di Via Mantegna, a pochi metri dalla sede dell’Agenzia delle Entrate. Si tratta di un cinese di 40 anni, da anni residente a Po rtogruaro, titolare del centro massaggi Diamante Rosso, arrestato con l'accusa di sfruttamento della prostituzione. Secondo l’accusa l’uomo gestiva un giro di prostituzione a prezzi low cost, cioè da 10 ai 100 euro massimo.
L'arresto dell'uomo, da parte della Guardia di Finanza portogruarese, non è coinciso con la chiusura del locale, che ieri mattina era regolarmente aperto. L'arresto del 40enne è avvenuto in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Pordenone. Le indagini erano state avviate dalle Fiamme gialle ancora nel gennaio scorso, coordinate dalla Procura pordenonese. Queste hanno permesso di scoprire che dietro le vetrine oscurate del Diamante Rosso si praticavano altre “piacevoli” prestazioni. Si consumavano cioè veri e propri rapporti sessuali. Le massaggiatrici erano 8 donne di età compresa tra i 18 e i 44 anni, una fascia d'età molto ampia per accontentare il maggior numero di clienti, alcuni molto giovani sui 20 anni; altri molto più maturi, anche sui 70-80. Il Diamante Rosso si trova in una posizione strategica, in via Mantegna, una piccola laterale di viale Trieste. Arrivavano qui clienti da tutto il Veneto orientale, dal vicino pordenonese e dalla Bassa friulana, grazie appunto alla collocazione dell'esercizio in un luogo seminascosto e discreto, facilmente raggiungibile, al piano terra di un condominio dove sorge il rione delle Palazzine. Il tariffario per le prestazioni “extra” variava da un minimo di 10 euro a un massimo di 100 euro, per accontentare i gusti più esigenti e anche estremi.
Tra l'altro è risultato che le prestazioni aggiuntive venivano registrate attraverso l'emissione dello scontrino fiscale. I clienti sono entrati in contatto con il centro benessere attraverso annunci pubblicati sui siti internet “del settore”.
Dietro la cassa, mentre le donne erano impegnate con altri uomini, si trovava proprio il gestore del locale arrestato mercoledì pomeriggio, attento a registrare qualsiasi movimento. Sono in corso i controlli di natura tributaria finalizzati a ricostruire i reali guadagni dell'esercizio; sia per determinare il complessivo volume d'affari, sia sotto il profilo del recupero a tassazione dei proventi illeciti conseguiti attraverso lo sfruttamento delle signore. Il volume d'affari potrebbe essere molto ingente, sull'ordine di alcune centinaia di migliaia di euro. Il titolare per tornare libero, dovrà però raccontare dove ha nascosto il tesoretto.
Rosario Padovano
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia