Sesso in spiaggia, a processo per atti osceni

Una spiaggia deserta, o così loro pensavano, e un’incontenibile passione. Un rendez vous amoroso che è costato loro un’imputazione per atti osceni in luogo pubblico. A quell’appuntamento, infatti, ha assistito anche un familiare di quello che, all’epoca dei fatti, era ancora il marito di lei. Una presenza, secondo lui, casuale.
Un uomo e una donna del Portogruarese hanno affrontato ieri il processo per atti osceni in luogo pubblico di fronte in tribunale a Pordenone. Un reato, è bene ricordarlo, che è stato depenalizzato. Ma non se ad assistere agli atti osceni ci sono anche dei minori. E c’è chi è pronto a giurare che quella mattina di metà ottobre, intorno alle 10, in spiaggia alla Brussa stesse passeggiando proprio una famigliola con dei bambini. A testimoniare ieri è stato un familiare dell’ormai ex marito dell’imputata e che ha un passato nelle forze dell’ordine.
Anche lui, secondo la ricostruzione dell’accusa, quel giorno si trovava alla Brussa. Per una passeggiata, e non era solo. C’era la coppia, che è stata ripresa con una videocamera mentre era in intimità.
Immagini che ora rischiano di costare caro alla coppia, e molto più di una “semplice” sanzione pecuniaria, come previsto in seguito alla parziale depenalizzazione del reato. Dopo l’udienza di ieri, nel corso della quale è stata raccolta la testimonianza del familiare, il caso verrà nuovamente analizzato a febbraio. —
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