Sesso in carcere, arrivano le stanze dell'amore

PADOVA. Sesso in carcere, arrivano le "stanze dell'amore". E' una proposta di legge che vede come primo firmatario il deputatol Pd Alessandro Zan. Martedì 3 novembre, in commissione giustizia alla Camera, audizione in videoconferenza con due detenuti del carcere veneto Due Palazzi. Ne dà notizia un deputato della Lega Nord, Nicola Molteni, che in un post su Facebook si scaglia contro la proposta definendola "ennesimo delirio targato Pd, galere come bordelli".
Mogli, mariti, fidanzati, figli, ma anche amanti, conviventi, amici: la proposta di legge per concedere ai detenuti il diritto all'intimità, diritto che in altri paesi europei è già legge, inizierà così il suo iter legislativo in commissione Giustizia.
Per la prima volta nella storia repubblicana verrà audito in Parlamento un gruppo di carcerati che stanno scontando la pena nella sezione di alta sicurezza del carcere, in questo caso veneto. I tecnici della Camera hanno già predisposto la logistica. Il Dap ha dato la sua autorizzazione: Il collegamento verrà effettuato via Skype. Ci saranno anche ergastolani, verranno sentite anche le famiglie, una figlia e una sorella porteranno la loro testimonianza.
Nella proposta di legge portata avanti da Zan e firmata da 20 parlamentari, non solo del Partito democratico, è prevista una visita al mese della durata minima di sei ore e massima di 24 ore "in locali adibiti e realizzati a tale scopo senza controlli visivi e auditivi".
Ma una secca smentita arriva dallo stesso primo firmatario, Zan: "Niente a che fare con il sesso, la proposta di legge vuole solo aumentare i colloqui famigliari con chi ha un caro dietro le sbarre - sottolinea il deputato padovano del Pd - oggi i colloqui avvengo in stanzoni grandi alla presenza di altre persone. Non è giusto per la privacy, i figli, ma anche il coniuge non hanno commesso nulla e hanno il diritto di avere con il loro caro un rapporto riservato. Al massimo si potrà avere il bacio, ma la notizia delle stanze dell'amore è travisata e esagerata".
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