Sessant’anni di sport senza macchia: grande Luigino Cazzagon

L’ex pugile mirese iniziò il 25 aprile del 1953. In carriera anche ciclismo e bocce. «Ho detto no al professionismo. Il più grande? Il cubano Teofilo Stevenson»

di Giacomo Piran

MIRA. «Mi avvicinai alla boxe guardando un incontro di Duilio Loi alla televisione nei primi Anni Cinquanta. Poi il 25 aprile 1953 mi iscrissi alla palestra di Alessandro Furlan a Marano di Mira. Era nel patronato e non aveva neanche il ring». Luigino Cazzagon, 74 anni, oggi, giorno di San Marco, festeggia 60 anni di attività nello sport.

Tanta era la passione per la boxe del piccolo Luigino, a 14 anni già alto 1,80 per 72 kg, che si allenava anche di domenica mattina. «Una volta a settimana andavamo a Mestre nella palestra di Rodolfo Furlan, padre di Alessandro, dove c’era il ring e potevamo fare guanti». Cazzagon debutta nel 1956 e in pochi anni conquista il titolo Veneto, Triveneto e Veneto-Trentino. Partito militare, viene destinato prima alla Scuola Nazionale di Educazione Fisica ad Orvieto e poi al 10° Comiliter di Napoli. In quel periodo Cazzagon vince oltre 30 incontri e conosce grandi campioni. «Toni Caneo, allenatore di Benvenuti e De Piccoli, mi aveva proposto di diventare professionista ma la mia famiglia e la mia morosa Carla Baldan, che è poi diventata mia moglie, non volevano. Così mi sono ritirato alla fine del 1962 con 60 vittorie su 65 incontri». Nel 2006, durante una riunione a Venezia, incontra il suo idolo, il cubano Teofilo Stevenson. «Il più grande di tutti, con i suoi tre ori olimpici, sei titoli mondiali e un record di 292 vittorie su 312 incontri. Se fosse passato professionista avrebbe battuto chiunque».

Lasciata la boxe, Luigino Cazzagon fonda la Società Bocce Sport Mira Vecchia che ottenne in pochi anni tre titoli italiani. Poi, il ciclismo. «Ho cominciato facendo preparazione atletica ai ciclisti tra cui Massimo Favaretto, Nicola Vanin, Endrio Leoni e Roberto Pagnin» racconta Cazzagon, «sono stato diesse nelle società di Camponogara e Fossò, mi sono impegnato nel progetto scuole». Ha fatto parte come tecnico della selezione veneta, diretta da Attilio Benfatto, che nel 1980 partecipò al Giro d’Italia con Moreno Argentin. Ha seguito anche Mirco Crepaldi, poi passato professionista. «Andavo a prenderlo a Porto Viro, mangiavamo a casa mia e poi lo portavo alle gare. Dopo la vittoria al Trofeo Industria e Commercio di Maerne mi ringraziò dal podio, fu per me un grande onore». Negli ultimi anni si è riavvicinato alla boxe diventando delegato provinciale e poi vicepresidente regionale, nonché promotore del progetto “La Boxe entra nelle scuole”.

Cazzagon continua a stupire. «Di recente sono andato nella palestra della Boxe Riviera del maestro Bettini e gli ho chiesto se potevo fare alcuni esercizi con la “pera”. Gli allievi mi guardavano increduli...».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia