Sessanta banche visitate, arrestati due ladri specializzati in bancomat

Due arresti per le truffe con la "forchetta" in una sessantina di sportelli di Venezia, Treviso e Padova. Operazione della polizia postale di Venezia e dei carabinieri coordinata dalla Procura
L'arnese utilizzato per mettere a segno i colpi
L'arnese utilizzato per mettere a segno i colpi

VENEZIA. Si è conclusa con l’arresto di due persone un’articolata indagine condotta da personale della polizia di Stato e dei carabinieri nel Veneto e coordinata dalla Procura della Repubblica di Venezia.
Gli uomini del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Venezia unitamente al personale del Comando Provinciale Carabinieri di Treviso, hanno portato in carcere lunedì 13 luglio un quarantenne bulgaro e un ventenne moldavo che orbitavano tra le province di Venezia e Vicenza e che sono considerati gli autori di circa 60 episodi riconducibili al fenomeno del “cash trapping” nei territori di Venezia, Treviso e Padova.

Il lit sequestrato alla coppia di ladri
Il lit sequestrato alla coppia di ladri

A incastrarli sono state anche le telecamere di sicurezza degli istituti di credito dove sono stati registrati i raggiri.

Il "cash trapping" è una tecnica criminale con la quale vengono messe in atto frodi nei confronti degli utenti che utilizzano sistemi di prelievo automatico di denaro. Nei bancomat i malviventi inseriscono una sottile lamina di metallo nella fessura da cui escono i soldi. La cosidetta "forchetta" blocca l'erogazione delle banconote ai malcapitati utilizzatori dei bancomat. I soldi vengono poi recuperati dai malviventi estraendo la lamina, lontano da occhi indiscreti.

 

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