«Servono più investimenti per il futuro della Reckitt»

MIRA. «Servono più investimenti per poter credere nel futuro del sito della Reckitt Benckiser nei prossimi anni. Il milione di euro messo a disposizione dell’azienda per il 2016 per la manutenzione...

MIRA. «Servono più investimenti per poter credere nel futuro del sito della Reckitt Benckiser nei prossimi anni. Il milione di euro messo a disposizione dell’azienda per il 2016 per la manutenzione degli impianti e la rimozione delle macchine obsolete non ci fa dormire sonni tranquilli. Al prossimo scossone del mercato si rischia grosso e non ci vengano poi a dire che non li avevamo avvertiti». A dirlo è Riccardo Colletti, segretario della Filctem Cgil, dopo un’assemblea che si è tenuta ieri nel primo pomeriggio con gli operai dell'azienda.

La Filctem chiede un incontro urgente con il nuovo direttore del sito, visto che quello finora in carica è stato sostituito in questi giorni dalla multinazionale. Colletti spiega che la strategia non può essere per Reckitt solo quella di chiudere gli impianti in Europa e portare le produzioni nei Paesi in via di sviluppo o delle economie emergenti: «Reckitt Benckiser ormai ha chiuso», spiega il sindacalista, «uno stabilimento in Germania con produzioni simili a quelle che ci sono in Italia. Le produzioni rischiano di non essere portate nemmeno in Polonia ma addirittura nei Paesi del Sudest asiatico. A Mira si dovrebbero investire milioni di euro proprio nella ricerca e nelle produzioni che il mercato vuole di più, visto che qui c'è il centro ricerca della multinazionale. Invece anche in quelle produzioni siamo fermi. Cosa stiamo aspettando?».

Ora nel sito di Mira lavorano 198 operai e 40 tecnici del centro internazionale ricerche del gruppo. «Si potrebbero trasferire senza problemi», continua Colletti, «le produzioni di detergente dalla Germania alla Riviera del Brenta. La stessa Reckitt ha sempre sottolineato come lo stabilimento di Mira, specializzato nella produzione di prodotti per la detergenza, non ha la possibilità tecnica di produrre differenti merceologie. Quindi faccia ciò che ha promesso, invece di inseguire sempre l'abbassamento del costo del lavoro».(a.ab.)

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