Servizio idrico di Veritas, tariffe differenziate tra residenti e seconde case

VENEZIA. Veritas ha incontrato lunedì mattina le principali associazioni di consumatori del territorio per illustrare, tra le altre cose, il Testo integrato corrispettivi servizi idrici (Ticsi).
Ovvero i nuovi criteri per il calcolo delle tariffe del servizio idrico integrato, retroattivi all’1/1/2018, ai quali tutti i gestori sono obbligati ad adeguarsi. I criteri sono stati elaborati e approvati, con la delibera 665/2017, dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), e lo scorso 26 ottobre (con delibera n. 15) dall’assemblea del Consiglio di Bacino Laguna di Venezia, formata dai Sindaci dei Comuni in cui Veritas gestisce il servizio idrico integrato.

Secondo Veritas gli scopi del nuovo metodo sono molteplici: semplificare e razionalizzare la struttura tariffaria, incentivando i comportamenti virtuosi nei consumi idrici; rendere le bollette omogenee e confrontabili a livello nazionale e locale; adeguare la tariffa al bonus idrico, lo sconto, a carico della collettività, per le famiglie economicamente disagiate.
"Oggi, infatti, le tariffe sono molto diverse tra i vari Ambiti, quando non addirittura all’interno degli stessi. Nelle varie aree dell’Ambito Laguna di Venezia - dove Veritas è gestore unico e dove la tariffa idrica media è tra le più basse d’Italia – le differenze sono sensibili per le utenze non domestiche, quasi impercettibili per le domestiche.
La possibilità di confrontare le tariffe è comunque un’operazione positiva, perché consegna ai cittadini un metro per misurare e paragonare costi e servizi, anche se erogati da gestori differenti e in luoghi diversi. Per ovvi ed evidenti motivi non potranno essere uguali i costi dei servizi erogati nei vari territori, lo sarà invece il metodo di calcolo".
Gli effetti del Testo integrato corrispettivi servizi idrici, retroattivo a partire dall’1/1/2018, i cittadini lo vedranno – conguagli compresi – a partire dalla prima bolletta del 2019.

Veritas precisa che "il gettito complessivo delle bollette rimarrà invariato, quindi sarà solo redistribuito. Per questo motivo non sarà possibile parlare di aumento delle entrate. Inoltre, i costi delle bollette dei beneficiari del bonus idrico (lo sconto per le famiglie in condizioni di disagio economico, certificato con indicatore Isee) ricadranno a carico della collettività, quindi, per quota parte, nella bolletta di ogni utente".
E i gestori sono obbligati a dividere le utenze domestiche tra residenti e non residenti. Nel territorio di Veritas, questa divisione è attualmente presente solo nelle aree di Venezia e Cavallino-Treporti e nel Sandonatese, ora sarà introdotta anche nelle altre zone. Per i residenti, la quota variabile del servizio di acquedotto dovrà essere calcolata pro-capite, cioè in funzione del numero di componenti del nucleo familiare; questo nuovo criterio favorisce le famiglie numerose che disporranno quindi di agevolazioni a seconda degli scaglioni di consumo. In pratica, diminuirà il valore a metro cubo a seconda della fascia raggiunta.
Ogni componente del nucleo familiare residente avrà a disposizione una prima fascia di consumo a tariffa agevolata di 30 metri cubi annui di acqua potabile e 20 per ciascuna di quelle successive.
Per le due categorie di utenze domestiche (residenti e non) è prevista l’introduzione delle quote fisse per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione. Queste quote saranno più basse per le utenze domestiche residenti e, in quasi tutti i casi, riassorbite dal ricalcolo degli scaglioni di consumo.
Questo farà sì che, rispetto al 2017, non dovrebbe essere modificata la spesa media annua complessiva. L’introduzione della quota fissa sarà invece evidente per i possessori di seconde case, dove i consumi sono molto limitati, se non addirittura assenti.
Per i nuclei domestici delle utenze condominiali (utenti indiretti, perché non gestiti contrattualmente da Veritas) sarà considerato il dato standard di 3 persone per ogni nucleo domestico residente.
Le utenze non domestiche (quindi a uso commerciale, servizi, artigianale e industriale) non avranno più a disposizione i consumi minimi impegnati, quindi gli utenti pagheranno solo quanto effettivamente consumato. Il corrispettivo sarà determinato sulla base di scaglioni tariffari progressivi che pure in questo caso fanno riferimento al principio che chi più consuma più paga. Anche per queste categorie di utenti è prevista l’introduzione delle quote fisse per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione, più alte rispetto a quelle applicate alle utenze domestiche.
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