«Servizi tagliati all’Asl 13 per favorire Mestre»

Tonolo del comitato Salvioli spara a zero sulle schede ospedaliere della Regione «È la scusa per non realizzare le sale operatorie a Dolo e il monoblocco a Mirano»
Mirano (VE):.Esterno nuovo padiglione ospedale di Mirano..23/10/00 (c) Light Image Studio..Morsego.
Mirano (VE):.Esterno nuovo padiglione ospedale di Mirano..23/10/00 (c) Light Image Studio..Morsego.

MIRANO. «Le nuove schede di dotazione ospedaliera? Hanno solo l’obiettivo di indebolire l’Asl 13 per favorire l’ospedale dell’Angelo ed evitare l’esborso dei 20 milioni previsti dalla Finanziaria 2010 per il rifacimento delle sale operatorie di Dolo e il nuovo monoblocco a Mirano». Non le manda certo a dire il comitato Carlo Salvioli: parole di fuoco contro la nuova riorganizzazione degli ospedali decisa dalla giunta regionale, dopo anni di attesa e mesi di indiscrezioni.

Il comitato miranese però va oltre le polemiche e presenta le “sue” schede, ovviamente del tutto differenti rispetto a quelle della Regione. «Si tagliano primari all’Asl 13 per aumentarli alla 12, dove già abbondano», tuona il coordinatore del Salvioli, Aldo Tonolo, «il programmatore regionale non ha fatto gli interessi dei residenti, che hanno invece il diritto di continuare a godere della sanità d’eccellenza erogata dalla nostra Asl. Diciamolo: per merito esclusivo di medici e paramedici». Tonolo parla di veri e propri intrighi di palazzo, volti a favorire Mestre e il suo ospedale. «A Venezia di notte si continua a disfare quanto costruito con tanta fatica e intelligenza a Mirano», continua Tonolo, «l’Asl 13 ha sempre elaborato progetti all’avanguardia, da Cardiochirurgia a Cardiologia interventistica, dalla ricerca sulle staminali all’Unità di osservazione breve, Stroke unit e Hospice». Ecco dunque la requisitoria del Salvioli sulle schede regionali: «Ridurre i posti letto di Medicina a Mirano è una follia», spiega Tonolo, «lo stesso dicasi per Cardiologia, che da 44 posti letto passerebbe a 35. Per non parlare dei soli 25 posti letto previsti per Lungodegenza a Dolo: i 75 di Noale oggi sono insufficienti, dire che arriveranno in soccorso i posti letto degli ospedali di comunità, che non si sa se, dove e quando verranno aperti, è prendere in giro i cittadini». Tonolo si scaglia anche contro l’aumento di soli sei posti letto di Ortopedia e lo spostamento di Oncologia.

Da qui le schede “alternative” del Salvioli. Il comitato propone per Chirurgia a Mirano anche l’attività di Chirurgia vascolare, l’attività di Cardiochirurgia coordinata con l’Asl 12 con il mantenimento di tutti i posti letto attuali e l’adeguamento dell’organico. Poi ancora: l’attivazione a Mirano di un’unità semplice di Ortopedia-Traumatologia (18 posti letto), mantenere Dermatologia a Mirano con apicalità e posti letto in Medicina. «Piuttosto di un nuovo ospedale a Padova, che non serve e appare più un’opera di regime», conclude Tonolo, «si usino i fondi per fare tutti gli interventi negli ospedali della regione, risparmiando».

Filippo De Gaspari

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