«Serve un sindaco forte la concorrenza è spietata»

Le categorie economiche presentano la lista della spesa al futuro primo cittadino «Ormai si deve ragionare come Costa veneziana, bisogna saper mediare» 
piazzetta casa bianca - - Via Bafile piena di gente venerdi' dopo mezzanotte nel cuore della prima notte bianca a Jesolo C'erano anche molte famiglie con bambini e carozzine al seguito (fotoservizio Gavagnin)
piazzetta casa bianca - - Via Bafile piena di gente venerdi' dopo mezzanotte nel cuore della prima notte bianca a Jesolo C'erano anche molte famiglie con bambini e carozzine al seguito (fotoservizio Gavagnin)
JESOLO. La città che verrà sarà un tutt’uno con il suo sindaco. Jesolo non può più attendere e deve tornare a ricoprire un ruolo chiave nel turismo sulla costa veneziana. Per questo il futuro primo cittadini sarà chiamato a compiti molto alti e importanti nel panorama veneziano e veneto. Le associazioni di categoria che sono l’ossatura dell’economia del territorio non hanno dubbi a riguardo. Il prossimo sindaco dovrà recitare un ruolo di primo piano nel Veneto e non solo sul litorale.

Il presidente dell’Aja, associazione jesolana albergatori
Alessandro Rizzante
, parla in particolare di ruolo cardine del turismo che deve tornare al centro dei programmi. «Il sindaco di una città come Jesolo», dice Rizzante, «deve adesso misurarsi con una concorrenza internazionale sempre più forte che sposta in poche ore migliaia di turisti. Per questo deve mettere al centro del suo programma il turismo e senza esitazione. Un comparto che a cascata poi ha la sua influenza anche sul commercio, l’artigianato e così via. Il turismo è il volano dell’economia di Jesolo. La politica e l’amministrazione devono andare in questa direzione in una città che vive di turismo da sempre e che non può perdere di vista quelli che sono i fondamentali del settore, l’accoglienza, l’offerta di servizi, l’ambiente, la sanità, l’ambiente, l’intrattenimento».

Nel mondo dei commercianti,
Angelo Faloppa
, presidente mandamentale della Confcommercio, pensa alla costa veneziana e a Jesolo come indiscussa capitale. «Ormai si ragiona su un grande litorale con tante località turistiche che lo punteggiano», analizza Faloppa, «quindi con una Costa veneziana che adesso ha anche un riconoscimento istituzionale in Regione attraverso la Conferenza dei sindaci del litorale. Jesolo, in questo nuovo contesto storico e anche istituzionale, deve ricoprire un ruolo cardine, di capitale in pectore di questo tratto di costa che da solo vanta oltre 30 milioni di presenze».

Per Apindustria, associazione che riunisce la piccola e media impresa, emergente sul litorale della costa veneziana e di Jesolo in particolare, il ragionamento deve essere molto ampio e includere Jesolo in una realtà più grande per andare oltre il provincialismo. Il direttore regionale e provinciale di Api,
Pier Orlando Roccato
ci crede fermamente nel ruolo di Jesolo: «Il prossimo sindaco deve avere occhio e sapere che mosse fare in ogni frangente. Non bisogna più puntare solo su una crescita urbanistica selvaggia come negli ultimi anni. Dobbiamo piuttosto pensare a un turismo che vada oltre la stagionalità, con una vera apertura mentale degli operatori e dei politico o amministratori per non pensare soltanto alla spiaggia, ma includendo tutto il territorio in cui Jesolo opera. La città non può più essere solo spiaggia e mare, ma diventare entità di un insieme. Bisogna interfacciarsi con gli operatori del turismo e dell’economia in generale e puntare su un ragionamento importante. Sindaco e amministrazione comunale devono avere la possibilità di parlare con i comuni limitrofi per far crescere un asse che valorizzi tutto il territorio della provincia e della regione. Jesolo è sicuramente una perla, ma deve essere parte di una collana più grande per superare la crisi. Ecco perché è fondamentale fare sintesi sul territorio e avere la capacità di mediazione. Questi sono strumenti fondamentali per dialogare con i cittadini jesolani e anche quelli veneziani e in generale veneti. Noi lavoriamo così e questo sindaco adesso lo stiamo attendendo per confrontarci con lui».

Giovanni Cagnassi

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