«Serre devastate, snobbati dalla Regione»

Cavallino. L’abbondante nevicata di un anno fa provocò danni per un milione e 700 mila euro

CAVALLINO. «Ringraziamo la Regione per non aver risposto in nessun modo nell'arco di un anno all’emergenza neve che ha devastato il 70% delle imprese agricole di Cavallino-Treporti».

L’11 febbraio 2013 è tristemente ricordato nel litorale perché una copiosa nevicata devastò circa 300 serre per un totale di 15 ettari di superficie agricola collassata con i raccolti perduti. «A distanza di un anno esatto», ha detto l’assessore alle attività produttive e all’agricoltura, Mirco Bodi, «possiamo stimare il danno complessivo in un milione e 700 mila euro. In tutti questi mesi, dopo le lettere alla Regione redatte con le categorie, abbiamo avuto due incontri con i funzionari regionali, ma di fatto non c’è stato riconosciuto alcun risarcimento.

Solamente la Camera di Commercio, grazie all’interessamento del rappresentante delle categorie agricole, ha stanziato 80 mila euro a favore delle nostre imprese e del nostro territorio. Dieci giorni fa», aggiunge, «ho convocato un tavolo verde con le associazioni degli agricoltori per capire cosa intende fare la Regione per il futuro del comparto».

Altra strada da percorrere per l’assessore è quella della politica agricola comunitaria. Ma lo sconforto e il senso di abbandono da Provincia e Regione è tutto dei rappresentanti delle associazioni degli agricoltori. «Dobbiamo entrare in un’ottica di collaborazione», ha spiegato il presidente provinciale di Coldiretti Jacopo Giraldo, «per preservare il comparto agricoltura. Inoltre dobbiamo allargare gli orizzonti sugli strumenti utilizzabili. Penso ad esempio ai consorzi di difesa e ai fondi mutualistici: strumenti che possono essere d’aiuto per la copertura assicurativa, che oggi non viene garantita da nessuno».

Pure Mario Zanella dell’Op Saccagnana ha sottolineato di non aver ricevuto nessuna risposta alle istanze presentate.

«Cavallino» ha aggiunto Raffaele Scarpa, rappresentante della Cooperativa Orti della Laguna-Bibione, «è una zona blasonata per le sue produzioni, ma di fatto gli aiuti si sono bloccati davanti a leggi obsolete. La Regione si è dimostrata sorda e distante dagli imprenditori agricoli».

Roberto Scarpa della Cia, che ha perso quasi un ettaro di serra, teme sia compromesso il futuro del settore. «Paghiamo lo scotto di non aver potuto ammodernare le serre, vincolate dai Beni ambientali», commenta, «mi auguro che il prossimo piano di sviluppo possa interrompere questa emorragia che dura da anni».

Francesco Macaluso

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