Serial killer, vietato entrare armati
JESOLO. Perquisiti all’ingresso con tanto di metal detector. Alla mostra sui serial killer in programma dal 26 dicembre al lido in piazza Brescia, misure di sicurezza drastiche. «Vietato entrare armati alla mostra», si legge all’ingresso, tra le precauzioni adottate dalla direzione, indicata sul totem.
La scelta di impedire l’introduzione delle armi sarà una misura di sicurezza e prevenzione in più, assieme a un servizio d’ordine che all’ingresso verificherà l’applicazione dei divieti controllando il flusso dei visitatori col metal detector.
Proprio di recente inoltre la gestione del Tropicarium Park ha fatto anche installare l’enorme striscione d'ingresso: la facciata bianca a chiazze vermiglie di sangue della mostra con le gigantografie dei volti di celebri serial killer passati alla storia come l’italiana Leonarda Cianciulli, Ed Gein, Ted Bundy, Andrei Chikatilo, Jesse Pomeroy, Jack lo squartatore, ma anche icone di vere e proprie organizzazioni dedite all’omicidio seriale come Al Capone e il Ku Klux Klan.
«Una misura ancor più necessaria», spiega Mauro Rigoni, «soprattutto per il grande interesse che la mostra sta suscitando su internet con una vera e propria ondata di visite al portale ufficiale www.mostraserialkiller.it che in due settimane ha abbattuto il muro dei centomila accessi al sito con un apprezzamento di ben 60.000 partecipanti al quiz ironico “Sei vittima o carnefice?” L’esposizione si svilupperà su oltre 1500 metri quadrati», anticipa, «di cui circa mille metri quadri al piano terra offriranno ai visitatori l’esperienza da brivido di entrare letteralmente nel “luogo del delitto” attraverso le fedeli riproduzioni dei set delle scene dei crimini più celebri della storia».
Giovanni Cagnassi
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