«Serial killer, mostra da evitare»
JESOLO. «Non fate quella mostra». Serial killer già nel mirino, la mostra di Mauro Rigoni in via Aquileia al lido, è nell’occhio del ciclone in vista dell’inaugurazione in pieno clima natalizio il 26 dicembre. Tanti a Jesolo si chiedono il perché una mostra così cruenta, che parla di omicidi, squartamenti, in un periodo storico difficile per i tanti attentati terroristici che hanno versato sangue innocente. E poi, proprio a Natale, quando sarebbe il momento di pregare, festeggiare e raccogliersi in famiglia. Ma Rigoni non ha guardato in faccia a nessuno, se non ai numeri delle sue mostre incredibili.
Lo hanno paragonato al grande Barnum dei circhi, che non esitava a mettere in mostra creature indicibili pur di stupire le gente e riempire gli spettacoli. Se la mostra sull’Olocausto è stata solo rinviata per motivi di spazio, mentre già infuriavano le polemiche, ecco che dal cilindro arrivano i serial killer più famosi da Jack lo squartatore in poi.
«Non è certo una bella idea organizzare una mostra così», si legge in rete, «mentre nel mondo non si parla che di sangue e terrorismo, qui si spettacolarizzano le mente malate».
Tanti i commenti, anche sul profilo Facebook Occhio Jesolano. «Vergogna», dice una donna di Jesolo, «queste sono mostre che non andrebbero neppure organizzate». L’amministrazione comunale finora non si è pronunciata in merito. Rigoni ha lanciato anche i corpi plastinati di Real Bodies, raggiungendo 300 mila presenze con qui cadaveri sottoposti a plastinazione. Anche grazie alla sua spavalderia Jesolo ha vissuto una stagione davvero tutto l’anno. Ma da qui al 26 dicembre, le proteste continueranno. Intanto il sito della mostra è preso d’assalto dai curiosi, ci sono test per capire se si può diventare potenziali seria killer. «Sarà la più grande mostra mai realizzata dedicata ai crimini efferati, alle folli stragi premeditate, ai più turpi delitti consumati negli ultimi due secoli», ha detto, «tra coltelli, pinze, collane di ossa umane, un viaggio impressionante nei meandri della mente e in ciò di cui può essere capace». La mostra internazionale aprirà alle 10 del 26 dicembre. Criminologi, psichiatri forensi, investigatori, specialisti in omicidi seriali, esperti di polizia scientifica e periti si sono già dati appuntamento. La mostra ha sconvolto Londra per la fedeltà delle ricostruzioni. I visitatori potranno provare l’esperienza unica di capire le mosse dei carnefici e come si sentono le vittime prima di essere assassinate. Non mancheranno pezzi di vera e propria storia criminale con sezioni dedicate ad Al Capone, al Ku Klux Klan, e altre celebri organizzazioni criminali. Un museo criminologico, visto che l’Italia risulta dalle statistiche il Paese più attratto da indagini poliziesche, gialli, serial killer ed horror, dopo gli Stati Uniti. Visto il tema, una mostra da far svenire.
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