Sergio Mazzardis non ce l’ha fatta

Esplosione di San Stino. Il papà si è spento ieri all’alba. Il figlio Simone è ancora grave. Inchiesta sulle cause del disastro
Di Rosario Padovano

SAN STINO. Si aggrava, purtroppo, il bilancio dell’esplosione di sabato a Sette Sorelle. Sergio Mazzardis, 68 anni è deceduto ieri mattina all'alba al reparto Grandi ustionati dell'ospedale di Padova. Restano gravissime le condizioni di Simone Mazzardis, il figlio 39enne di Motta di Livenza, operaio, che sabato stava movimentando con il padre una bombola di Gpl da 25 chili, poi esplosa.

Intanto proseguono le indagini, volte a scoprire le cause di questa sciagura: una perdita della bombola o l'errore umano.

Sergio Mazzardis presentava, all'arrivo dei soccorritori, ustioni sul 100% del corpo. Sembrava dovesse morire subito. Invece è riuscito a resistere. Si è aggrappato con tutte le sue forze alla vita. Pare fosse anche cosciente al momento dell'arrivo di Suem 118 e vigili del fuoco. Poi, assieme al figlio, il trasporto, il viaggio della disperazione verso l'ospedale di Padova. Dove i medici hanno fatto l'impossibile. Sergio e Simone Mazzardis sono stati sottoposti a un delicato intervento chirurgico nella notte tra sabato e domenica, tecnicamente riuscito. Sergio non è sopravvissuto, spegnendosi all'alba di ieri.

Simone invece sì. Lui continua la lotta per la vita. Era sbocciato in paese un po' di ottimismo sulle sue condizioni di salute, ma proprio ieri c'è stato un forte invito alla prudenza. Simone, secondo i medici del reparto padovano, resta in bilico. Tra la vita e la morte.

Silenzio comprensibile da parte dei familiari. L'altro figlio e fratello, Marco, è stato più volte a Padova. Proprio lui aveva raccontato che domenica scorsa era in programma una rimpatriata tra parenti, da vivere in compagnia in un posto come Sette Sorelle dalla natura incontaminata. È così dall'Ottocento, dai tempi della Bonifica, da quando oltre la Fossa c'erano appunto sette sorelle che vivevano in una casa colonica e che possedevano tutte le terre lì attorno.

Sergio Mazzardis verrà ricordato come una brava persona. Da tempo era in pensione, e fino all'età della quiescenza ha lavorato duro ogni giorno come muratore. Anche nella vicina San Stino lo conoscevano tutti.

Simone Mazzardis, invece, fa l'operaio alla Pielle, presso la sede di Motta di Livenza (un'altra si trova a Cecchini di Pasiano), paese dov’è andato ad abitare. Era andato a casa a Sette Sorelle proprio per dare una mano al papà e preparare la festa con i parenti.

La vicenda ha fatto molto clamore anche nella vicina provincia di Treviso.

Intanto migliorano le condizioni della terza persona coinvolta, rimasta ferita lievemente alle mani, la signora Rita Gaion, 65 anni. Moglie di Sergio, madre di Simone. Era rimasta ferita e sotto choc ed era stata portata al pronto soccorso. Un vicino, anch’egli rimasto ferito alle mani nel tentativo di soccorrere Sergio e Simone Mazzardis, è stato pubblicamente ringraziato dalla famiglia. «Ringrazio tutti i vicini per la solidarietà – ha scritto tra le altre cose la figlia Stefania Mazzardis – chiedo a tutti di pregare, pregare, pregare». La casa resta ancora inagibile e la famiglia ha trovato alloggio presso parenti. San Stino è in lutto.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia