Serd, più giovani in cura «Mescolano alcol e droga»
L’analisi del dottor Pani, capo del Servizio per le dipendenti dell’Asl Serenissima Ieri blitz della polizia nelle zone dello spaccio: stazione, vie Piave e Monte S. Michele
Sono 1.150 i tossicodipendenti seguiti dalla Usl 3 Serenissima nelle sedi di Serd di Venezia e Mestre, e aumentano i minorenni. Un numero di persone sostanzialmente stabile negli ultimi anni, alle prese con la dipendenza da eroina e cocaina, ma anche da nuove sostanze stupefacenti, e soprattutto mix di queste ultime che magari sommano all’abuso di alcolici. L’allerta è massima in città. Intanto ieri la polizia ha eseguito una serie di controlli nell’area dello spaccio, tra via Piave, via Monte San Michele mentre alcuni operai sono intervenuti per mettere in sicurezza l’ex deposito delle ferrovie in via Trento. «Da anni teniamo sotto controllo i nostri utenti e il mercato delle droghe», commenta Alessandro Pani, direttore del Serd di Venezia e Mestre. «Il mercato cambia in maniera velocissima e immette sempre nuove sostanze o alcune elaborate. Il sistema di allerta è elevato. Il laboratorio forense analizza gli aspetti chimici e noi quelli clinici del fenomeno, e poi c’è collaborazione con il Servizio riduzione del danno del Comune, che osserva direttamente il fenomeno nelle strade».
I tossicodipendenti adulti, e sono considerati quelli con più di 25 anni, sono 760 di cui 11 donne, mentre quelli giovani (sotto i 25 anni) sono 142, di cui 33 donne. Infine ci sono i tossicodipendenti non residenti, che vengono seguiti anche se appartengono territorialmente ad altre aziende sanitarie, e in questo caso sono 246 di cui 70 donne. In città la preoccupazione per le droghe è aumentata in questi ultimi giorni dopo le morti per overdose di una ragazza di 21 anni e di 44enne. «Seguiamo con grande attenzione la situazione», assicura il dottor Pani, «soprattutto ciò che succede tra i ragazzi più giovani. Non sempre chi inizia con gli spinelli a scuola nel tempo diventa un tossicodipendente, ma a chi succede poi cambiano gli orizzonti delle droghe. Molti arrivano a mescolare più sostanze, specie nel fine settimana. Il poliabuso è pericolosissimo, e si associa anche all’alcol. Ci sono poi quelli che utilizzano la chetamina, un anestetico che provoca allucinazioni, e tanti che abusano di psicofarmaci che trovano magari in casa. Internet rimane però un ambito in cui queste persone riescono a rifornirsi di sostanze. Nei servizi di Venezia e Mestre ci sono comunque operatori dedicati ai ragazzi più giovani e alle loro famiglie», conclude il responsabile del Serd. «Giovani e adulti affrontano situazioni diverse, come del resto lo sono le problematiche che poi si evidenziano. Sono due mondi un po’ diversi e con aspetti differenti. Ma negli ultimi anni c’è stato un maggior contatto con utenti minorenni».
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