Sequestrati nove casoni abusivi

Caorle. Operazione della Finanza nella zona di Falconera, provvedimenti anche per le discariche
Di Gemma Canzoneri
VATRELLA - DINO TOMMASELLA - CAORLE - I CASONI IN LOCALITA' FALCONERA
VATRELLA - DINO TOMMASELLA - CAORLE - I CASONI IN LOCALITA' FALCONERA

CAORLE. Continua l’operazione di controllo e contrasto all’abusivismo nelle aree demaniali da parte della Fiamme Gialle. Sotto sequestro sei manufatti, tre strutture adibite alla ristorazione non autorizzata e terreni utilizzati come discariche a cielo aperto. L’area di riferimento per le operazioni sui cui si sta focalizzando la sezione operativa navale della Guardia di finanza di Caorle coadiuvata dalla sezione aerea di Venezia, è molto ampia e comprende l’intero territorio che da Jesolo si ricongiunge a Bibione lungo la costa adriatica.

Caorle, in poco tempo, ha già visto una concreta evoluzione di quest’azione di contrasto. A febbraio erano stati effettuati i primi sequestri nella zona di Valle Tagli ai danni di una struttura adibita a ristorazione abusiva su terreno demaniale protetto da un vincolo paesaggistico. Negli ultimi giorni sono stati resi noti nuovi dati riguardanti questa estesa operazione della Guardia di finanza, diretta dal luogotenente Giuseppe Cassano. Oltre ai manufatti è stata sequestrata un’area di 350 metri cubi di rifiuti derivanti da opere di demolizione.

«Grazie a una pregressa ricognizione aerea e dopo gli opportuni sopralluoghi», spiegano gli agenti del reparto operativo aeronavale di Venezia, «le Fiamme gialle hanno individuato all’interno delle aree protette, la presenza di strutture utilizzate come deposito o pertinenze, edificate in difformità al titolo edilizio posseduto. Sono stati inoltre realizzati vari manufatti e opere in totale assenza di permesso di costruire». Sulla faccenda non pende solamente una serie di sequestri, ma anche e soprattutto una segnalazione alla Città Metropolitana e una denuncia, in questo caso di otto soggetti, all’attività giudiziaria.

L’area di Falconera, in particolare, non è certo nuova a questo tipo di operazione. Annosa è la vicenda giudiziaria che dal 2007 vede alcune decine di casoni posti sotto sequestro, con conseguente denuncia penale, per la presunta occupazione abusiva di suolo demaniale. Porta la data di aprile 2015, infatti, la decisione presa dal Tribunale del Riesame di Venezia di rigettare tutti i ricorsi presentati dai proprietari dei manufatti considerati abusivi. Inoltre, proprio in quest’ultimo periodo, la zona è oggetto di diverse operazioni di smantellamento e sequestro.

Oltre all’azione di contrasto all’abusivismo messa in atto dalle Fiamme Gialle, infatti, le ultime settimane hanno visto la messa in funzione delle ruspe che hanno cominciato l’operazione di smantellamento di cavane e pontili, attesa ormai da alcuni anni ma che finora non era ancora stata avviata. Azione posta subito al centro di una polemica mossa dai pescatori di laguna che ancora una volta hanno sottolineato l’importanza e l’urgenza di un piano degli specchi acquei e di un piano casoni.

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