Sequestrate cinque tonnellate di pesce mal congelato

L'operazione della Guardia Costiera in tutta Italia per il controllo sui prodotti ittici ha portato a oltre 400 sequestri. Nel Veneziano trovata merce scaduta destinata alla grande distribuzione

VENEZIA. Con le festività cresce la richiesta di prodotti ittici e di conseguenza aumenta il rischio di ritrovare sulle tavole dei cenoni pesce non idoneo al consumo o commerciato illegalmente. Per questo motivo la Guardia costiera ha deciso di aumentare gli sforzi con oltre 9.000 controlli lungo tutta la filiera ittica, dal mare fino ai principali mercati ittici della penisola. L’operazione «Tallone d’Achille», partita all’inizio di dicembre e tuttora in corso, vede il personale del Corpo impegnato in una complessa attività che mira a tutelare gli «anelli più deboli» della filiera ittica: dalle specie ittiche sottoposte a particolare protezione al consumatore finale - per evitare possibili frodi ed assicurare un prodotto sempre tracciabile e sicuro - fino agli onesti professionisti del settore.

Ciò ha portato a più di 400 sequestri per un totale di oltre 240 tonnellate di prodotto ittico dal valore commerciale stimato in circa 10 milioni di euro e per un importo di sanzioni pari a circa 1 milione e mezzo di euro. Attenzione massima è stata posta nelle verifiche presso i centri di stoccaggio di prodotti ittici provenienti da Paesi esteri e destinati alla grande distribuzione: in particolare, i militari appartenenti ai Comandi di Livorno e Venezia hanno rintracciato oltre 5 tonnellate di prodotto ittico congelato privo di tracciabilità ed in parte già scaduto ma pronto ad essere messo in commercio.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia