Separazione Venezia e Mestre «Al voto solo i residenti»

VENEZIA. Sarà la popolazione residente dell’attuale Comune di Venezia a pronunciarsi sulla suddivisione nei due Comuni di Venezia e Mestre in quanto la proposta di variazione della circoscrizione comunale riguarda l’intero territorio del Comune stesso. È questo, in estrema sintesi, il contenuto del provvedimento che ieri, a maggioranza, ha ricevuto il via libera dalla Prima commissione del consiglio regionale.
All’esame dei commissari, la proposta di delibera proveniente dalla giunta regionale sull’individuazione della popolazione interessata al referendum, che fa seguito al giudizio di meritevolezza espresso dal consiglio regionale il 14 febbraio scorso. «Si tratta di un passaggio importante lungo l’iter referendario che prevede la separazione tra Venezia e Mestre. È una vicenda di cui si parla da parecchi anni», dichiara il presidente della Prima commissione Marino Finozzi (Lega), «ma ormai siamo prossimi alla dirittura d’arrivo.
Personalmente sono molto favorevole al fatto che il cittadino di Venezia e di Mestre si possa esprimere per capire se è ancora utile che queste due realtà, a mio giudizio molto diverse l’una dall’altra, debbano rimanere all’interno della stessa amministrazione oppure separarsi affinché ciascuna possa governare secondo le proprie caratteristiche e le proprie peculiarità la propria realtà. Dopo l’approvazione definitiva della delibera, la giunta avrà il via libera per l’indizione del referendum».
Di segno diverso la tesi espressa dalla Consigliera regionale Francesca Zottis: «La nostra posizione come Pd è di contrarietà, rivolta non tanto al referendum ma all’atto stesso che riteniamo illegittimo in quanto fondato su una proposta di legge, passata in Consiglio per il giudizio di meritevolezza, sulla quale avevamo già espresso i nostri dubbi che sono confermati dai pareri legislativi fin qui emessi. Sulla questione pende un ricorso».
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