Senzatetto taglieggiato dagli zingari: parte l’indagine

Polizia e carabinieri al lavoro per ricostruire l’episodio che ha visto “Marea”, il più conosciuto clochard veneziano, dover pagare il pizzo a due nomadi che si sono fatti consegnare tutte le sue monetine

VENEZIA. Polizia e carabinieri stanno ricostruendo quanto accaduto sul ponte dei Zogatoli, a metà della scorsa settimana, dove due accattoni romeni hanno preteso l’elemosina che aveva in tasca un clochard veneziano, il povero "Marea". Un’estorsione che è stata filmata da un passante che poi ha caricato il video su Facebook.

Le forze dell’ordine stanno cercando di individuare i due responsabili. Comunque facce note a polizia e carabinieri anche in terra ferma. Quello che si sa, perché è stato documentato, e che il povero "Marea" è stato costretto a  consegnare le poche monete che aveva in tasca ai due nomadi che lo hanno incalzato, e non si sa se minacciato, per farsele consegnare. Non basta. Marea è stato a lungo sollecitato, tanto che ha dovuto vuotarsi le tasche fino a che i due figuri lo hanno lasciato stare. "Marea" è conosciuto da tutti a Venezia, dove c'è chi gli dà qualche soldo, chi le sigarette o un piatto di pasta da mangiare. E chi approfitta del suo disagio per farsi consegnare quel poco che ha.

Quello che è certo è che non si è trattato di una "guerra tra poveri", ma di un vero e proprio atto di sopruso documentato da un video che è stato postato nelle pagine di vari gruppi Facebook che raccolgono le segnalazioni di veneziani, accompagnati da commenti più o meno politicamente schierati e "coloriti". Resta il fatto documentato dalle immagini, accaduto in pieno giorno, sul Ponte di San Grisostomo (il ponte dei Zogatoli), tra centinaia di passanti incuranti: due persone (a loro volta viste chiedere l'elemosina in altre parti della città, talvolta con atteggiamento molesto), una delle quali con tuta nera che incalza il clochard veneziano a consegnargli le poche monete che ha nelle tasche. Inutili le segnalazioni al 113: in assenza di flagranza, è stato richiesto un esposto. Intanto su Fb il video in poche ore è diventato virale. Resta infine un altro fatto: molti hanno visto, nessuno è intervenuto.

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