Senza medici per un giorno tutti all’aggiornamento

Mira. Nessun paziente ha potuto chiedere una visita o una ricetta al suo dottore La denuncia del consigliere comunale Donadel: «Un fatto d’inaudita gravità»

MIRA. Tutti i medici di famiglia al corso di aggiornamento e per un giorno intero nessun paziente ha potuto chiedere una visita o una ricetta. Il consiglio, che si dava dai centri medici consorziati di Mira Taglio in via Dante Alighieri e in Piazza Mercato a Oriago, era quello che se ci fosse stata necessità ci si sarebbe potuto rivolgere alla guardia medica.

Il fatto che ha dell’incredibile è avvenuto venerdì e ha coinvolto complessivamente una decina di medici miresi, che hanno in cura più di 15 mila persone. A sollevare la questione è il consigliere di minoranza del gruppo “Mira Fuori dal Comune”, Mattia Donadel. Venerdì, al centro Eptamedica che si trova dentro i locali del centro commerciale Mira Sole e quello che si trova in piazza Mercato a Oriago, avevano una segreteria che diceva pressappoco “Oggi il centro medico è chiuso per un corso di aggiornamento di tutti i medici. In caso di emergenza si consulti la guardia medica”.

«Si tratta», spiega Mattia Donadel, «di una decisione assurda. Non si possono chiudere strutture sanitarie polifunzionali per andare tutti ad un corso di aggiornamento. Si dovrebbe informare con più capillarità. Farò una interrogazione in consiglio comunale».

Sulla stessa linea Guerrino Manente, portavoce dei comitati di Piazza Mercato a Oriago. «Molti anziani che non sapevano nulla», dice Manente, «si sono recati con il gran caldo dal medico e hanno trovato tutto chiuso. Non funzionava nemmeno il servizio infermieristico».

Non accenna a diminuire, infine, la polemica legata al pensionamento del medico di famiglia Silvio Marchetto. Il distretto sanitario non è riuscito a sostituire il medico con uno che accogliesse tutto il bagaglio di pazienti di Marchetto perché quello preposto ha rifiutato l’incarico. Il direttore del distretto sanitario Gabriele Angiolelli ha spiegato che, oltre al medico che è stato spostato a Eptamedica dove operava Marchetto, ce ne sono altri 4-5 che possono prendere in carico i pazienti. Giovanni Olivi, portavoce del comitato di via Gramsci, non ci sta.

«Angiolelli sostiene», afferma Olivi, «che il problema è in via di soluzione, dichiarando che vi sono 4-5 medici che possono supplire alle necessità dell’utenza. Ma mettiamoci nei panni di quelle persone, molte delle quali malate, anziane, disabili o con figli piccoli che non possiedono un’auto, 500 metri in linea d'aria dal centro Eptamedica significa parecchia strada da farsi o a piedi o in bicicletta».

Alessandro Abbadir

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