Senza la variante niente parcheggio
Ex ospedale Umberto I: senza variante saltano il parcheggio e il parco. È questo l’esito dell’incontro che c’è stato mercoledì tra i responsabili del settore Urbanistica, guidati dall’assessore Andrea Ferrazzi, e i responsabili della società titolare dell’area, la Dng di Trento, capitanata da Marcello Carli. L’accordo per la cessione gratuita delle aree per la realizzazione del vasto parcheggio e dell’area verde per la realizzazione del parco è pronta, ma la società, prima di firmare, vuole che la variante urbanistica, uno dei cardini dell’accordo, già approvata dalla giunta, venga ora confermata con il voto del consiglio comunale. A far tirare il freno a mano alla società trentina, che nelle scorse settimane aveva dimostrato la propria disponibilità a trovare un accordo, è stato il voto del consiglio della Municipalità di Mestre centro, che deliberato contro le modifiche introdotte dalla variante che, come si ricorderà, prevede delle sostanziali modifiche all’impianto originario del progetto, con un aumento della cubatura del 15% e un aumento dello spazio con destinazione commerciale, che sale da 9 mila a 16 mila metri quadrati, più la realizzazione di un albergo. In cambio la società si impegna a cedere, da subito, e a titolo gratuito, i vecchi padiglioni De Zottis (nel quale dovrebbe essere trasferita la scuola Vecellio che ora è al parco Ponci), Pozzan, Cecchini oltre all' ex distretto di via Ospedale e la ex casa delle suore con la chiesetta e il verde pubblico per il parco, oltre allo spazio nel quale sono già stati progettati due ampi parcheggi, per un totale di circa 360 posti, con ingresso da via Einaudi e immissione in via Circonvallazione. Il voto del consiglio della Municipalità di Mestre centro contrario all’intesa tra Ca’ Farsetti e la Dng ora rallenta ulteriormente il processo di recupero dell’area perché la Dng ha paura di trovarsi con il cerino in mano: aver concesso gli spazi e trovarsi con la variante urbanistica bocciata. «Quanto deliberato dalla Municipalità è contraddittorio», sostiene l’assessore Ferrazzi, «perché boccia la variante, ma chiede la realizzazione del parcheggio. Il punto è che senza l’una non ci può essere l’altra. E così rischiamo di trovarci con il buco in centro a Mestre per anni». La discussione sulla variante approderà in consiglio comunale non prima di venti-trenta giorni, ritardando così la firma per l’accordo, e la conseguente realizzazione del parcheggio, che potrà essere realizzato, da parte di Avm, nell’arco di un mese, con un investimento di 350 mila euro e tariffa oraria analoga ai vicini stalli di via Einaudi, vale a dire 1,80 euro all’ora. La vicenda rappresenta anche un’insolita frattura istituzionale non solo tra la Municipalità e il Comune - la giunta non nasconde l’amarezza per quanto accaduto - ma anche all’interno del Partito democratico.
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