Senza biglietto, prende a sassate il bus Atvo
SAN DONÀ. Arrestato per “violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale” Ciprian Gabriel Bosinceanu, rumeno di 26 anni residente a Torre di Mosto. È accusato anche di danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio dopo l’aggressione ai danni dei controllori in un autobus Atvo. Il giovane, regolare sul territorio nazionale, ha numerosi precedenti per reati di varia natura, dalla resistenza alla violenza, rissa, ubriachezza molesta, furti e spaccio. Intorno alle 16 di martedì, in via Calvecchia a San Donà, si trovava a bordo di un autobus di linea quando ha cominciato a inveire e minacciare i controllori che lo avevano invitato a esibire il biglietto.
Per evitare di coinvolgere altri passeggeri e prima che la situazione degenerasse in autobus, è stato fatto scendere, chiamando subito la centrale dei carabinieri al 112. I militari del nucleo operativo hanno notato lo stato di alterazione mentre era intento a scagliare contro l’autobus dei sassi raccolti dal ciglio della strada. Ha anche rotto un finestrino, ma per fortuna senza ferire i passeggeri. Un’altra pattuglia è arrivata per dare supporto. La sassaiola è proseguita anche contro un’auto dell’Atvo, giunta sul posto, e altre auto di passaggio, senza che i colpi andassero a segno. Il rumeno è fuggito a piedi, subito immobilizzato dai carabinieri per condurlo in caserma. Le minacce ai militari sono continuate in auto. Lo stato di alterazione, forse legato a problemi di tossicodipendenza per cui è in cura al Serd, non si è attenuato neppure in camera di sicurezza dove ha iniziato a scaraventarsi anche contro i muri e la porta in acciaio, stracciandosi i vestiti e distruggendo il materasso e le lenzuola a sua disposizione. Per procedere alle operazioni di fotosegnalamento, essendo sprovvisto di documenti, sono dovuti intervenire i sanitari del 118 per sedarlo.
Ha così trascorso la nottata in camera di sicurezza e ieri è stato accompagnato al Tribunale per il rito direttissimo al termine del quale gli è stata imposta la misura cautelare della custodia in carcere per i prossimi sei mesi, al termine della quale verrà svolto il processo. E anche in tribunale ha dato in escandescenze, gridando e dimenandosi al punto che è stato chiuso in camera di sicurezza. I carabinieri formuleranno ora la richiesta del foglio di via obbligatorio dal Comune di San Donà. (g.ca.)
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