Senza biglietto picchia il capotreno. Se la cava con una denuncia
L'uomo si è rifiutato di pagare il viaggio e ha preteso di montare sul convoglio a Quarto d'Altino. Quindi ha afferrato per il collo il dipendente di Trenitalia ed è salito. Preso dalla polizia a Mestre
MESTRE. Se l’è cavata con una denuncia l’uomo che, senza biglietto, pretendeva di prendere il treno da Quarto d’Altino a Venezia, e che al controllo non solo si è rifiutato di pagare ma ha anche aggredito, assieme a un complice, i due controllori.
Tutto è iniziato nel treno da Treviso a Venezia dove, all’altezza della stazione di Quarto d’Altino, il capotreno, unitamente ad un collega di Trenitalia, stavano effettuando il controllo dei biglietti ai passeggeri in procinto di salire a bordo.
Qui il capotreno si imbatteva in due giovani stranieri che ne erano sprovvisti; alla richiesta di regolarizzare la loro posizione, i due non solo si rifiutavano, ma reagivano in modo aggressivo e violento, tanto da innescare una colluttazione, nel corso della quale uno dei due arrivava anche ad afferrare per il collo il controllore.
Durante il parapiglia, uno si allontanava precipitosamente, facendo perdere le sue tracce, mentre il più violento, alla partenza del treno, riusciva a salire a bordo, cercando poi di nascondersi nel vestibolo dell’ultima carrozza di coda.
All’arrivo del convoglio nella stazione di Mestre, però, trovava ad attenderlo i poliziotti che, allertati dell’accaduto, intervenivano e grazie alla descrizione fornita riuscivano ad identificare e a fermare l’aggressore.
L’uomo, un venticinquenne senegalese identificato tramite permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura di Cagliari, veniva sottoposto a rilievi fotodattiloscopici e agli accertamenti presso il Gabinetto di Polizia Scientifica, quindi deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di minaccia, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.
Portato al Pronto Soccorso dell’ospedale dell’Angelo di Mestre, al capotreno aggredito sono stati riscontrati traumi per 5 giorni di prognosi.
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