Sentiti i due amici che lo hanno soccorso

Martellago. Si cerca di ricostruire le ultime ore del giovane. I genitori chiusi nel dolore

MARTELLAGO. L’inchiesta sul giovane morto dopo il rave party sabato notte in Friuli si è spostata anche a Martellago, dove il giovane, figlio unico, viveva a con i genitori ora chiusi nel dolore. I carabinieri hanno ieri ascoltato come persone informate dei fatti i due amici, un ragazzo e una ragazza, che erano con lui quando Federico si è sentito male e che lo hanno caricato in macchina e trasportato in ospedale dove il 19enne è deceduto.

Nei prossimi giorni se ne dovrebbe sapere di più su quanto successo nella notte tra sabato e domenica a San Vito al Tagliament. Intanto la procura di Pordenone ha aperto un fascicolo per omicidio preterintenzionale e l’obiettivo è capire cosa sia successo nelle ore precedenti in cui il giovane si è sentito male; capire chi lo ha avvicinato, con chi ha parlato per avere un quadro più ampio possibile per arrivare alla verità.

La sua scomparsa ha fatto in fretta il giro degli ambienti giovanili e ieri, in chiesa a Martellago si è presentato un rappresentante dell’associazione Tipsina di Venezia, Giovanni Passino, per accendere una candela. Federico Diana aveva avuto un breve contatto con Tipsina a inizio maggio, a Marghera, quando aveva chiesto notizie sulle sostanze così come fanno tanti altri suoi coetanei; una normale chiacchierata, nulla più, poiché l’associazione da tempo si occupa di informare i ragazzi sul divertimento sicuro, su cosa circola nei locali e predispone pure degli interventi notturni e delle attività di ricerca.

E lo scopo di Tipsina è proprio di aumentare le conoscenze tra i giovani e promuove degli interventi preventivi. Di certo, la comunità di Martellago è sconvolta per quanto successo; Federico Diana lavorava come operaio con il papà, noto ingegnere e attivo nel settore del fotovoltaico e nell’energia pulita. Spesso i vicini vedevano i due uscire di casa per andare al lavoro e il 19enne è descritto come un ragazzo come tanti della sua età, tranquillo, sempre sorridente, con tanta voglia di vivere. Solo da pochi mesi aveva ottenuto la patente di guida, che esibiva con orgoglio sul suo profilo Facebook e aveva la passione per la fotografia e i viaggi, di scoprire cose nuove come tanti suoi coetanei. Oggi è prevista l’autopsia sul suo corpo e nelle ore successive la salma dovrebbe essere messa a disposizione della famiglia per dare il via libera alla sepoltura. Figlio unico, Federico lascia i genitori. Alessandro Ragazzo

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