Senegalese accusa «Commercio abusivo in mano alla mafia»

JESOLO. Lui è un ex “vu cumprà”, come li chiamavamo una volta in modo spregiativo rispetto al politicamente più corretto commerciante o ambulante abusivo. Mamadou Ndou oggi è un anziano senegalese,...
JESOLO (VE) EXTRACOMUNITARI IN SPIAGGIA . 05/06/2010 © LIGHTIMAGE jesolo
JESOLO (VE) EXTRACOMUNITARI IN SPIAGGIA . 05/06/2010 © LIGHTIMAGE jesolo

JESOLO. Lui è un ex “vu cumprà”, come li chiamavamo una volta in modo spregiativo rispetto al politicamente più corretto commerciante o ambulante abusivo.

Mamadou Ndou oggi è un anziano senegalese, che ha superato i sessant’anni, ormai “in pensione” nella sua Dakar, capitale del Senegal, da dove ha scritto una lettera poi pubblicata sul sito Internet Jesoloforum.

Con la sua lettera il sessantenne senegalese si è rivolto ai politici e amministratori locali. «Naturalizzato italiano», scrive, «dopo quasi trenta anni di residenza e di conoscenza dei collaudati metodi che garantiscono il quotidiano rifornimento dell’abusivismo, mi permetto di darvi solo due piccoli consigli. Se veramente volete fermare i miei vecchi e nuovi compagni di sventura, fermate la produzione dei “tarocchi” e le loro fabbriche. E le mafie che di quelle fabbriche sono i veri titolari e padroni. Fabbriche e laboratori che senza mafia e senza protezioni politiche non potrebbero esistere. Spero che questo vi sia abbastanza comprensibile. E fermate anche i furbi che fingono di indignarsi, ma che con l’altra mano, pensando di fare l’affare, comprano i nostri e vostri “tarocchi” come fossero veri Vuitton, Fendi, Rolex, Panerai, Ray Ban o Cartier. Solo se riuscirete a sconfiggere il malaffare dei produttori e l’ipocrisia dei falsi benpensanti riuscirete a sconfiggere l’abusivismo e assieme ad esso anche lo sfruttamento dei miei poverissimi, impotenti e maltrattati compagni di sventura. Correre dietro ai poveri non è un glorioso esercizio e non ha mai portato bene a nessuno. «A voi», conclude nella sua lettera l’anziano ex ambulante abuisvo, «gloriosi politici dell’anno 2015 il mio più affettuoso augurio di buon lavoro». A Jesoloforum non hanno esitato a pubblicare questa lettera che se non altro incuriosisce per chi l’ha scritta, o chi lo ha fatto per lui, dall’altra parte del Mediterraneo. Da chi quel percorso di speranza e sofferenza lo ha affrontato anni fa, almeno una trentina, e poi è però tornato indietro. Una lettera che sta facendo discutere nell’animato forum jesolano. Giovanni Cagnassi

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