Sempre più laser contro i piloti in atterraggio

Aumentano i casi: l'anno scorso a Venezia qualcuno per 59 volte ha tentato di disturbare le manovre degli aerei pieni di passeggeri
TESSERA 07/06/2006 Aeroporto Marco Polo inaugurazione nuovo volo Venezia-Atlanta delta air lines......(C) Bertolin Matteo richiesto da DE POLO TESSERA 07/06/2006 Aeroporto Marco Polo inaugurazione nuovo volo Venezia-Atlanta delta air lines
TESSERA 07/06/2006 Aeroporto Marco Polo inaugurazione nuovo volo Venezia-Atlanta delta air lines......(C) Bertolin Matteo richiesto da DE POLO TESSERA 07/06/2006 Aeroporto Marco Polo inaugurazione nuovo volo Venezia-Atlanta delta air lines

TESSERA. I casi di puntatori laser “sparati” contro gli aerei per disturbare la manovre dei piloti in fase di atterraggio sono aumentati del 35% in Italia nel 2014 rispetto al 2013. In tutto sono stati registrati 1.189 episodi in 35 aeroporti. Lo scalo più colpito è Roma Fiumicino (135 segnalazioni), seguito da Napoli (116), Firenze (103), Bologna (62), Torino (60), Venezia (59), Bergamo (48) e Milano Malpensa (44). È quanto emerge dal rapporto informativo 2014 compilato dall'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv). «Le azioni di contrasto fino ad oggi adottate dalle forze dell'ordine - si legge nel rapporto - nonostante l'impegno profuso sono risultate di limitata efficacia, anche perché non adeguatamente supportate dalla normativa penale vigente». Il «controllo» e «la repressione del fenomeno», spiega l'Ansv, sono particolarmente difficili anche a causa del fatto che i puntatori laser sono apparecchi di piccole dimensioni, simili a quelle di una penna, e quindi facili da trasportare. Il tema è stato al centro di un incontro, avvenuto lo scorso anno, tra rappresentanti dell'Ansv e agenti dell'VIII reparto volo della polizia, tra cui tre piloti di un elicottero che furono disturbati da un raggio laser “sparato” dagli spalti nel corso di una partita di serie A a Livorno, e che grazie al sistema di videoripresa del velivolo riuscirono a identificare e denunciare il responsabile.

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