Selezioni superate 11 infermieri pronti per l’Inghilterra

Lavoreranno 6 mesi con uno stipendio di duemila euro Poi sarà pronto il contratto a tempo indeterminato
Di Simone Bianchi

Sono diciassette gli infermieri veneti che si trasferiranno per lavoro in Inghilterra. Si sono infatti concluse sabato le selezioni che hanno visto impegnati a Mestre un addetto amministrativo e quattro infermieri inglesi per scegliere chi aveva le migliori caratteristiche per lavorare al Teaching Hospital nel Lancashire, località che si trova a metà strada tra Liverpool e Manchester.

Un progetto che ha visto direttamente coinvolto l’Ipasvi, il collegio degli infermieri del Veneto presieduto da Luigino Schiavon. Dei 45 candidati in arrivo da tutta Italia, ne sono stati scelti 39. Di questi, 11 sono veneziani, 3 padovani, 2 bellunesi, un veronese; quindi vanno aggiunti 11 friulani, 4 toscani e altri giovani provenienti da varie città italiane. «Si tratta di ragazzi e ragazze che hanno tra i 23 e i 25 anni», sottolinea Schiavon. «Dei 39 selezionati è bene precisare che solo 18 sono già infermieri diplomati. Gli altri 21 termineranno gli studi universitari a novembre, quindi hanno già il posto di lavoro assicurato ancora prima di laurearsi».

Un aspetto non da poco visto che percepiranno una paga base equivalente a duemila euro al mese. Sei i mesi di inserimento nella struttura inglese, dopodiché gli infermieri potranno scegliere se continuare, e in quel caso il contratto diventerà a tempo indeterminato».

I candidati sono stati sottoposti a test clinici e di calcolo, quindi a un colloquio in inglese. Ma tutti hanno sorpreso l’equipe giunta dall’Inghilterra, soprattutto per la disponibilità, la competenza e l’entusiasmo nel tentare di affrontare questa esperienza.

Dei 680 mila infermieri in servizio oltre La Manica, sono 968 quelli italiani. Ora ce ne saranno 39 in più, e a marzo già si annuncia una seconda selezione sempre a Mestre. «È importante ricordare che questi giovani entrano in un sistema in cui possono far valere tutte le loro competenze», aggiunge Luigino Schiavon, «e che avranno la possibilità di scalare sette livelli contrattuali, quindi con ampi margini di carriera. Ora seguiremo attentamente l’evoluzione di questa situazione, che ci pare sin da ora nettamente migliore della precedente esperienza fatta invece con alcune strutture tedesche. C’è grande attesa da parte degli studenti, e questo ci fa ben sperare».

Il primo gruppo di infermieri partirà con destinazione Inghilterra a fine dicembre, il secondo invece a fine gennaio. «Ringraziamo l’Ipasvi per l’ospitalità e la collaborazione in questa iniziativa», commenta Mandy Backer, responsabile dei selezionatori giunti a Mestre. «Si tratta di un’importante opportunità anche per noi, e il livello di preparazione riscontrato è davvero eccellente».

Un primo bilancio di questa esperienza verrà di sicuro sti-lato nella prossima primavera, e visto che Italia le piante organiche delle strutture sanitarie sono bloccate, per gli studenti si prospetta una nuova strada per trovare impiego.

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