Seimila i malati di gioco nel Veneto orientale
Gioco d’azzardo e ludopatia in crescita nel Veneto Orientale. Oggi circa il 3 per cento della popolazione residente soffre di questa patologia. E ora si teme il racket tra i giocatori compulsivi. Con le festività di fine anno la corsa al Gratta e Vinci e al biglietto della lotteria sono frenetiche.
Un acquisto che diventa compulsivo per circa 6 mila residenti che oggi sono sotto la lente di ingrandimento delle strutture sanitarie e dei Ser.d, i quali affrontano il fenomeno come tutte le dipendenze, come vere proprie droghe. Oggi si teme anche una sorta di racket in questi ambienti del gioco, esattamente come avveniva per il gioco d’azzardo. Organizzazioni che assicurano denaro o credito per chi proprio non riesce a non giocare. Chi è colto da questo irrefrenabile bisogno di giocare trova anche chi è disposto a fare credito, magari dividendosi possibili vincite che statisticamente possono comparire ogni determinato numero di giocate. Ma se poi le vincite non arrivano, ecco che il giocatore di dostoevskijana memoria si trova nella morsa dei debiti da onorare entrando in un circolo vizioso che lo risucchia e annienta. Quando il gioco diventa una patologia, oltre che nel giocatore stesso, è causa di grossi problemi anche in famiglia. Il giocatore mente per nascondere le spese eccessive, estorce con l’inganno firme su documenti di garanzia o richieste di mutuo, simula smarrimenti o furti per vendere beni personali o della famiglia, sottrae denaro al coniuge o ai risparmi dei figli. Il Servizio per le Dipendenze dell’Asl 10 ha calcolato che il fenomeno della dipendenza del gioco d’azzardo coinvolge circa il 3% della popolazione del Veneto orientale, vale a dire 6 mila persone circa, ed è in aumento. Per far fronte a questa situazione, i Ser.D di San Donà di Piave e di Portogruaro, in collaborazione con l’Associazione AITSam di Portogruaro, hanno costituito un “gruppo di sostegno per i familiari di gioco d’azzardo”. Integra l’offerta terapeutica ambulatoriale del Servizio per le Dipendenze ed è articolata in un serie di incontri da svolgersi con cadenza quindicinale, ogni mercoledì con orario 20.30-22.30, dal 18 novembre ad aprile 2016, presso il distretto sociosanitario di San Stino di Livenza. La partecipazione è gratuita, aperta a tutti, e prevede un colloquio preliminare con il conduttore del gruppo. Per informazioni ed iscrizioni è possibile contattare il numero 0421-280039, il lunedì e martedì dalle ore 14 alle ore 16, o inviare una mail a: aitsamportogruaro@libero.it
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