Seimila corridori riempiono il parco di gioia e solidarietà
L’aria tiepida, il cielo terso, gli alberi ancora verdi e le nuvole rimaste lontane dall’orizzonte per tutto il mattino hanno senza dubbio aiutato, ma ieri, tra le colline erbose di parco San Giuliano, a restituire più di ogni altra cosa un clima di festa sono stati gli oltre seimila corridori, protagonisti dell’edizione 2016 della Family Run, la corsa per famiglie e ragazzi che a Mestre, San Donà e Dolo precede la classica Venice Marathon.
Raccolta fondi. L’evento, promosso dal gruppo Alì e non competitivo, ha soprattutto lo scopo di raccogliere fondi per sostenere i progetti sportivi delle scuole e piani di solidarietà. Con i quindicimila iscritti di quest’anno (comprendendo tutti e tre gli appuntamenti) la speranza è quella di riuscire a fare molto per i ragazzi degli istituti veneziani.
Studenti super. Proprio gli studenti hanno costituito la grande maggioranza dei partecipanti alla manifestazione mestrina: dai bambini delle elementari, con il passo corto ma le gambe cariche di energia, fino ai più smaliziati alunni delle scuole superiori, tutti hanno percorso i quattro chilometri del tracciato con entusiasmo. Certo, qualcuno ha tentato di raggiungere il traguardo tagliando un paio di curve, mentre altri hanno ceduto a pochi metri dal nastro, abbandonandosi per una decina di minuti su una panchina prima di rimettersi in marcia, ma anche questo è parte dello spirito della Family Run, che da sempre premia la partecipazione.
Luca e Diletta. Se, infatti, i primi a completare la corsa sono stati il 17enne Luca Pistorello e la 14enne Diletta Moressa, sul palco con loro sono stati premiati anche tutti i loro compagni, visto che la gara valutava innanzitutto i numeri di ciascuna scuola. Proprio il liceo Bruno-Franchetti, a cui sono iscritti i due vincitori, è infatti risultato primo, con 995 partecipanti; a seguire Benedetti- Tommaseo (488), Giulio Cesare (356).
Top runner. Dopo le premiazioni di rito e una necessaria pausa ristoro, che i più piccoli hanno sfruttato per saltare tra i gonfiabili allestiti dai vigili del fuoco, la mattinata è proseguita all’interno del padiglione Exposport, tra gli stand degli sponsor e delle autorità, dove sono stati presentati i top runner della maratona di oggi.
Ospiti. Dopo la consegna dei numeri agli atleti più quotati, il microfono è passato agli ospiti d’eccezione della 31ª Venice Marathon; grande curiosità ha suscitato la presenza del campione di ciclismo Ivan Basso: «In bici si usano muscoli diversi, ho dovuto riallenare le gambe quasi da zero, fortunatamente corridori e ciclisti hanno in comune l’abitudine a soffrire, quindi sono riuscito a sopportare la fatica e spero di non sfigurare».
Ansioso di misurarsi con questa sfida anche Mauro Bergamasco, storica terza linea del rugby azzurro. Ben diversa, invece, la partecipazione annunciata di Sammy Basso, 21enne di Schio affetto da progeria (invecchiamento precose) che per promuovere la ricerca sulla sua malattia ha fondato un omonima associazione e oggi “correrà” sostenuto da un team: «Non avrei mai pensato di poter partecipare a una maratona ma con l’aiuto di buoni amici neppure la disabilità ci può fermare».
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