Seicento pescatori in corteo contro le nuove regole europee

Sono circa cento le barche attraccate alle Zattere, la categoria chiede più attenzione per il settore 
Interpress/Tagliapietra Scattolin Venezia20.01.2015.- Manifestazione Vongolari.-
Interpress/Tagliapietra Scattolin Venezia20.01.2015.- Manifestazione Vongolari.-

VENEZIA. Sono arrivati stamane a Venezia circa 600 pescatori da tutti i compartimenti del Nord Adriatico (Chioggia, Marano, Ravenna, Rimini e molti altri) con un centinaio di barche attraccate alle Zattere. La maggior parte dei pescherecci è arrivato verso le 10, in leggero ritardo rispetto a quanto previsto a causa della nebbia.

La manifestazione è stata organizzata dai Consorzi di gestione delle vongole per sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi della categoria, in particolare il fatto che con l'introduzione del regolamento europeo sulla pesca, redatto nel 2010 e molto più restrittivo sulle modalità di pesca, si troveranno a subire sanzioni pesanti - sull'ordine dei 4 mila euro - per ogni infrazione, molte delle quali hanno anche carattere penale.

Una rappresentanza dei pescatori ha incontrato l'ammiraglio Tiberio Piattelli, comandante della direzione marittima di Venezia, ed è in programma anche un incontro con il prefetto della città, Domenico Cuttaia per metterlo a conoscenza delle condizioni del settore.

La protesta di oggi è il risultato di una mediazione, condotta dai rappresentanti della categoria tra le varie anime del composito mondo della pesca ma è, probabilmente, anche l'ultima spiaggia prima che il malumore diventi insofferenza delle regole o, peggio, rivolta.

Del resto le istanze della categoria sono state, sostanzialmente, ignorate, fino a questo momento. Ad esempio, «l'emendamento al Collegato agricolo sulla depenalizzazione della taglia minima, non è stato neppure discusso in Commissione Bilancio al Senato: messo da parte, come se non avesse importanza» dice con amarezza Michele Boscolo Marchi, presidente del Cogevo di Chioggia.

Ma proprio quella norma sulla taglia minima è il cuore del problema: una sola vongola sottomisura, raccolta per sbaglio, porta dritto a un processo penale, senza alcuna tolleranza.

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