Sei registi e una città Questa è Milano 2015

Due esordienti alla regia cinematografica, l’etoile Roberto Bolle e Elio, insieme a Cristiana Capotondi (già regista nel 2014 di un corto), Walter Veltroni, Giorgio Diritti e Silvio Soldini. Sono i...
I protagonisti del film 'Venezia 72' posano scalzi durante il photocall, 11 Settembre 2015. ANSA/ US/ STUDIO SOTTOCORNO +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++
I protagonisti del film 'Venezia 72' posano scalzi durante il photocall, 11 Settembre 2015. ANSA/ US/ STUDIO SOTTOCORNO +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Due esordienti alla regia cinematografica, l’etoile Roberto Bolle e Elio, insieme a Cristiana Capotondi (già regista nel 2014 di un corto), Walter Veltroni, Giorgio Diritti e Silvio Soldini. Sono i sei autori di “Milano 2015”, il film collettivo che racconta la metropoli nei suoi cambiamenti («nel bene e nel male» dice Elio) su soggetto di Cristiana Mainardi, al Lido come evento speciale alle Giornate degli Autori. Sarà in sala per i Cinema Days (12-15 ottobre), in onda su Sky Cinema Cult il 30 ottobre alle 21 e in Rai nel 2016.

Ad aprire il film è il milanese Elio (Stefano Belisari), con “La Capitale Morale”, il cui il protagonista è Wei, un giovane imprenditore di origine cinese che a notte fonda scopre una città affascinante e degradata. «Pensavo da tanti anni a come questa città abbia cambiato anima, una cosa che mi preoccupa. Volevo raccontarla soprattutto a chi non ci vive e ne ha spesso un'idea legata al passato» dice Elio. Roberto Bolle, invece, nella “Fabbrica dei sogni”, mostra la Scala di Milano, diventata «la sua casa» da quando è arrivato undicenne da Casal Monferrato: «Ho dato la mia visione sull’anima del teatro, quella che gli spettatori non vedono». “Tre Milano” di Soldini, invece, si sofferma sui ritratti di Armando, tranviere, Kibra di origine eritrea, e Marco, street artist: «Rappresentano cosa sia Milano in questo momento».

Due realtà, una del passato, che resiste, il Velodromo Vigorelli e una del presente, il grattacielo di Isozaki del City life, sono in “Magica e veloce” del romano Walter Veltroni. In “Solferino 28”, Cristiana Capotondi, romana che vive a Milano da 8 anni, racconta il “Corriere della Sera”: «Ho cercato di trasferire l'emozione, che mi fa vivere Milano. Chiude Giorgio Diritti con “Cielo”, su le suore di clausura che vivono nel centro della città. «Milano è diventata luminosa e molto aperta». Red carpet a piedi scalzi, in omaggio ai migranti.

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