Sei milioni non dichiarati, Pinton ai domiciliari

L’ex pilota e team principal finisce nei guai per la gestione di una società: «È un grande equivoco, chiarirò tutto»
Enrico Ferro

PIANIGA

Ivone Pinton, una vita fra le auto da corsa, prima come pilota poi come manager, finisce in arresto.

Deve scontare due anni ai domiciliari a Campodarsego per omessa dichiarazione annuale di imposta per un importo complessivo pari a 6 milioni di euro. «Un fulmine a ciel sereno, dimostrerò la mia innocenza», dice lui.

la carriera

Il nome di Pinton, 69 anni, è legato indissolubilmente a quello della squadra corse Durango di Mellaredo di Pianiga, team di Formula 3000 e poi di Gp2 dove, negli anni, hanno corso piloti come Giorgio Pantano (poi approdato alla Formula 1), Davide Valsecchi (attuale commentatore di Sky F1), Karun Chandhok (anch’egli pilota di F1). Prima di diventare manager Pinton ha corso in Formula 3000 con Ivan Capelli e Gabriele Tarquini.

Ma ora la giustizia lo chiama in causa per la sua attività manageriale, riferita agli anni 2008 e 2009, quando figurava come legale rappresentante della ditta Quaranta Srl, poi dichiarata fallita.

la replica

«C’era una vecchia società chiusa nel 2006» spiega Pinton. «Era stata presa per fare delle promozioni, avrebbe dovuto produrre occhiali ma non ho mai fatto niente. Mi contestano il fatto che mancano le scritture contabili ma se la società era chiusa quali scritture dovrei presentare? Sembrava una cavolata e invece eccomi qua».

il provvedimento

I carabinieri gli hanno quindi notificato il provvedimento, che lo vincola ai domiciliari per la durata di due anni. Una misura che limita fortemente l’attività di Pinton, sempre attivo nel mondo delle corse.

Giusto per dare la misura, c’è la mano di Pinton dietro l’esordio nelle monoposto di Enzo Trulli, figlio di Jarno, che proprio lo scorso mese di febbraio con il team Cram Durango ha vinto il campionato di Formula 4 negli Emirati Arabi.

lo sfogo

«Questa è la seconda volta che sbagliano con me. Nel 1997 mi hanno fatto perdere tutti gli sponsor con un fallimento dichiarato per errore. Adesso questo nuovo capitolo. Non so nemmeno cosa dire, basta fare una visura camerale per avere chiara la situazione».

Ivone Pinton è difeso dal professore Rodolfo Bettiol, che cercherà di dimostrare l’estraneità dell’ex pilota ai fatti contestati.

i successi

Nonostante le traversie vissute nel corso degli anni, Pinton continua a essere un talent scout per molti giovani piloti. Proprio il figlio di Jarno Trulli l’ha ringraziato pubblicamente sottolineando come sia stato suo il merito di averlo messo per la prima volta in una monoposto dopo anni di gare nei kart. Il passaggio dai kart alle monoposto è la fase più delicata per un giovane che aspira al motorsport. E Pinton ha sempre saputo fornire mezzi di qualità per giovani promettenti. —



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