Sei episodi brutali in appena otto giorni

Italianissimi e veneziani, si sentono padroni delle calli. Una che arriva da Marghera, probabilmente in tram. L’altra più veneziana. Non c'è un «disegno» dietro il loro operato, nessun criterio nella scelta delle vittime.

Giovedì 10 gennaio un 15enne dello Sri Lanka è stato picchiato in Strada Nuova, mentre accompagnava a casa un'amica. La baby gang gli si è avvicinata: «Tu da qui non passi». Lui si è ribellato e i ragazzini sono passati «dalle parole ai fatti». I genitori dei due hanno sporto denuncia alla Polizia.

Venerdì 11 gennaio. L’aggressione a un aiuto cuoco di 52 anni a San Polo (finito all’ospedale con traumi alla spalla e alla bocca) e, poco dopo, l’aggressione a n un veneziano intervenuto in soccorso del cuoco, di origine bengalese. La polizia ha identificato quasi tutti i componenti della baby gang: sei su sette.

Sabato 12 gennaio, due episodi. Un 16enne di origini egiziane si era dato appuntamento con un amico di Marghera ai giardini della Marinaressa in riva dei Sette Martiri. Ma è stato proprio l'amico a colpirlo con calci e pugni, chiedendogli di consegnarli il portafoglio. All'aggressione hanno preso parte anche altri «amici» dei due. Il secondo episodio a Rialto, l’aggressione a un giovane veneziano da parte di un terzetto di minorenni, uno dei quali ha sferrato un gancio con il tirapugni.

Domenica 13 gennaio. Il branco questa volta ha colpito un banco della frutta in Strada Nuova.

Sabato 19 gennaio. L’ultimo episodio, l’altra sera, con una dozzina di minorenni che innesca un’aggressione a quattro coetanei. —

L.B.



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