Sei anni di dolori dopo la frattura «Cure non adeguate»
MOGLIANO. Reparto di Ortopedia del Ca’ Foncello di Treviso, 24 gennaio 2010: un'anziana pensionata moglianese, dopo essere accidentalmente caduta su un bancale inciampando nel garage di casa, giunge dal Pronto soccorso con dolori fortissimi alla spalla. Le radiografie riscontrano una frattura angolata del collo omerale sinistro e del trochide. La donna viene ingessata e immediatamente dimessa. Sono passati sei anni da quel giorno e l'odissea di T.T., ora 78nne, non è ancora terminata.
A raccontare questa storia è l'Adico di Mestre. La donna, dal 2011, attraverso l'ufficio legale dell'associazione, invoca un risarcimento nei confronti dell'Asl 9. Dopo l'incidente domestico la sua vita non è stata più la stessa, a causa dei forti dolori alla spalla. Preoccupata per la difficile fase di degenza, l'anziana si è rivolta ad altri specialisti, anche fuori Regione. A Gorizia e a Ravenna il giudizio dei colleghi è stato impietoso: «Nell'ospedale trevigiano le cure non erano state adeguate», racconta oggi l'Adico. Nel 2011 la pensionata di Mogliano chiede assistenza, l'associazione dei consumatori contatta l'Asl 9. Il tentativo di trovare un accordo continua senza sosta nel corso degli anni e nel 2014 l'azienda sanitaria trevigiana, tramite la propria assicurazione, propone un risarcimento di circa 5 mila euro. «Il nostro ufficio legale», spiega Carlo Garofolini, presidente dell'Adico, «non ha accolto la richiesta o, meglio, l'ha accolta considerandola solo un acconto, viste le spese, la sofferenza, i grandi disagi affrontati dalla nostra assistita. Dopo aver ricevuto la proposta transattiva dall’Asl 9, ci siamo riservati di inviare all’azienda sanitaria tutte le perizie mediche raccolte negli anni. Dopo quell'offerta, però, non si è fatto più sentire nessuno. Un comportamento che ci ha lasciati basiti perché incomprensibile, soprattutto da parte di un’azienda sanitaria che dovrebbe essere in prima fila nella tutela del cittadini pazienti».
Nei giorni successivi all'incidente, e per vari mesi, la pensionata ha dovuto fare i conti con un dolore così forte da non riuscire neppure a dormire. «Ha cominciato così a farsi visitare in altre strutture sanitarie», spiega la nota dell'Adico, «che riscontrano come non fosse stata adoperata la necessaria diligenza che il caso richiedeva al momento del primo ricovero e medicazione, provocando fortissimi dolori e un continuo peggioramento della situazione». Ad oggi, a pochi giorni dall'insediamento del nuovo direttore generale dell'Asl 9 Francesco Benazzi, l'azienda sanitaria «non ha ancora sborsato un euro».
Matteo Marcon
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