Sedicenni pestati a sangue a scuola per uno sgarro “amoroso”

I quattro bulli picchiatori avrebbero teso l’agguato a un ragazzino e a un suo amico per vendicare uno sguardo di troppo a una fidanzatina. Gli hanno fratturato lo zigomo: prognosi di 30 giorni. L'esperta: "Potevano uccidere"
20081118-PONTEDERA (PISA)-SOI- GIOVANI: RAPPORTO; BULLISMO E' EMERGENZA, VITTIMA 1 SU 4. Tre ragazzi fotografati questa sera a Pontedera. Oltre un quarto dei bambini afferma di essere stato ripetutamente vittima di brutti scherzi (27,8%), a cui seguono le provocazioni e le prese in giro (26,6%) e le offese immotivate (25,6%). E' quanto rileva il rapporto Eurispes-Telefono Azzurro per quanto riguarda il bullismo...ANSA/FRANCO SILVI /DC
20081118-PONTEDERA (PISA)-SOI- GIOVANI: RAPPORTO; BULLISMO E' EMERGENZA, VITTIMA 1 SU 4. Tre ragazzi fotografati questa sera a Pontedera. Oltre un quarto dei bambini afferma di essere stato ripetutamente vittima di brutti scherzi (27,8%), a cui seguono le provocazioni e le prese in giro (26,6%) e le offese immotivate (25,6%). E' quanto rileva il rapporto Eurispes-Telefono Azzurro per quanto riguarda il bullismo...ANSA/FRANCO SILVI /DC

GAIARINE. Una spedizione punitiva premeditata, per riparare a un presunto sgarro amoroso o uno sguardo ad una fidanzatina, questa è la pista seguita dagli investigatori nel pestaggio di due studenti. La polizia continua nelle indagini per individuare i quattro picchiatori, che mercoledì hanno aggredito fuori da scuola  un sedicenne  e un suo amico, compagni di scuola. Attraverso i filmati delle telecamere dell'istituto, nei pressi del quale si è verificato l'episodio, gli agenti stanno ricostruendo il fatto e cercando di dare un nome ai responsabili. Non è escluso che abbiano avuto un "basista" o qualche complice all'interno della scuola, che abbia fornito consigli su quando e come agire.

La banda ha scelto il cortile fuori dall'istituto, perchè sapevano che lì potevano trovare con certezza i ragazzi.  La procura dei minori di Trieste ha aperto un fascicolo per lesioni personale aggravate. Le indagini sono condotte dalla questura. Le due vittime hanno riferito di non aver mai conosciuto quei ragazzi che li hanno presi a botte. «Non ti ricordi di noi?», avrebbe però detto uno degli aggressori prima di colpire. Il sedicenne  è stato violentemente spinto a terra. I colpi e l'impatto con i gradini gli hanno provocato un trauma facciale, con la frattura di uno zigomo. La prognosi per lui è superiore ad un mese. L'amico ha avuto lesioni guaribili in venti giorni.

La madre della prima vittima è rimasta turbata, il timore è anche di conseguenze ancora più serie: «Se avessero avuto dei coltelli avrebbero potuto ucciderlo», ha detto la mamma. «La polizia e la scuola stanno indagando bene su quanto accaduto», la donna ha espresso così fiducia nel lavoro degli investigatori, «Mio figlio e l'amico hanno fornito la massima collaborazione». «Se il ragazzino caduto avesse sbattuto la testa più forte avrebbe potuto morire», ha confermato la criminologa  Angelica Giancola. «Altrettanto inquietante è il fatto che questo raid punitivo sia stato messo in atto in pieno giorno, in un luogo pubblico», spiega l'esperta in devianze giovanili e bullismo, «a testimonianza dell'ego di questi giovani, della loro pretesa di impunità».

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