Sedia elettrica a Salvini, l'assessora si dimette: «Minacce sui social colpita la mia famiglia»

Valentina Pavan chiede scusa per il commento su Fb nel quale citava la parola “sedia elettrica” rivolta al ministro
Il post di Valentina Pavan
Il post di Valentina Pavan

SAN STINO DI LIVENZA. La polemica dopo il post choc su Salvini travolge l’assessora all’istruzione: Valentina Pavan ha presentato al sindaco Matteo Cappelletto le sue dimissioni. Insulti e minacce dai social si stanno accanendo su di lei e sulla sua famiglia conducendola alla decisione di denunciare la situazione alle forze dell’ordine.

Qualche giorno fa Pavan aveva commentato infelicemente su facebook il video del ministro Matteo Salvini intento ad aprire la busta della Procura con l’avviso di garanzia per il caso Diciotti. L’assessore sanstinese aveva scritto: «Sei fortunato che la sedia elettrica è stata abolita, signor Ministro». Il commento, pur affogato tra oltre 90mila commenti raggiunti dal post, non era sfuggito ad un cittadino sanstinese che aveva riconosciuto l’assessore e reso pubblico il fatto. Militanti e colonnelli leghisti e anche numerosi cittadini erano subito scesi in campo per sottolineare il gravissimo commento da parte di una donna delle Istituzioni.

Sedia elettrica per Salvini: post dell'assessora di San Stino, scoppia la polemica.Poi lei si scusa
Il post sotto accusa ora rimosso


Sebbene il ministro Salvini abbia accolto l’accaduto con una risata e con un commento ironico sottolineando l’errore grammaticale nella frase della Pavan, parte del popolo del web ha reagito in maniera scomposta e violenta. «Pazzesco!», ha scritto il ministro Salvini sulla sua pagina facebook in risposta a Pavan, «Complimenti all’assessore all’istruzione (di sinistra) nel Comune (con sindaco PD) di San Stino di Livenza. Pensate se l’avesse detto un leghista…». Il post di Salvini in poche ore ha collezionato settemila commenti, molti dei quali contenenti insulti all’indirizzo della Pavan.

«Il mio commento è stato un errore del quale mi scuso nuovamente ma che in alcun modo voleva essere una minaccia o un invito alla violenza», ha ribadito ieri Pavan, «Ritengo che dimettermi sia la soluzione migliore perché quando un rappresentante delle Istituzioni sbaglia deve assumersi la responsabilità di scelte anche forti per garantire un clima di serenità al lavoro quotidiano dell’amministrazione. Clima pesante e violento che in queste ore sta coinvolgendo me e purtroppo anche la mia famiglia con minacce gravi che verranno denunciate a chi di dovere».

Il sindaco Cappelletto ha accolto le dimissioni sottolineando la coerenza e l’onestà intellettuale di Pavan nel presentarle e manifestando la sua solidarietà per le minacce ricevute. Solidarietà per le minacce alla Pavan giungono anche dalla minoranza con la lista Canali che dichiara: «Prendiamo atto delle dimissioni e ci discostiamo dalle minacce alla Pavan. Rimaniamo invece basiti dall’atteggiamento del sindaco che ha minimizzato un fatto gravissimo». —


 

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