Sede dell’ospedale unico Vertice Bramezza-Zaia

Fissato per la prossima settimana l’incontro del direttore dell’Asl 10 in Regione Il sindaco Bertoncello: «Ci hanno messo in condizione di non poter decidere»
Di Giovanni Cagnassi
F.GAVAGNIN (PER DINELLLO) PRONTO SOCCORSO E OSPEDALE CIVILE DI PORTOGRUARO
F.GAVAGNIN (PER DINELLLO) PRONTO SOCCORSO E OSPEDALE CIVILE DI PORTOGRUARO

PORTOGRUARO. Fissato l'incontro sull'ospedale unico, nei primi giorni della prossima settimana il governatore del Veneto Luca Zaia incontrerà il direttore generale dell'Asl 10, Carlo Bramezza, da poco rientrato dal Parlamento Europeo di Bruxelles.

L'obiettivo è dunque fissato, approfittando anche del mancato coordinamento tra i sindaci della conferenza del Veneto Orientale, pronti a fare squadra solo per decidere uno studio sul territorio che sembra dilatare ancora i tempi e impegnare altre risorse che i Comuni non hanno. Da parte loro i sindaci, invece, evidenziano il buon senso adottato finora per evitare scelte affrettate. Il sindaco di Portogruaro, Antonio Bertoncello, dà un'altra lettura: «I sindaci non sono stati messi in condizione di decidere, se farlo e dove questo ospedale. Ci vogliono elementi importanti prima di decidere. La riorganizzazione socio sanitaria non è competenza dei sindaci, ma della Regione. Se giocano al rimpiattino almeno si informino». Anche i consiglieri regionali del Pd hanno approvato la mozione dell'assessore regionale Daniele Stival che ha bloccato le schede regionali e riaperto la partita dell'ospedale unico. L'impressione generale è che adesso sia la Regione a prendere saldamente in mano la situazione e in questo contesto si inserisce l'incontro tra Bramezza a Zaia la prossima settimana per dettare i prossimi punti in agenda. Intanto, i medici dell'Asl 10, che con i primari avevano sottoscritto un documento nel quale sostenevano l'ospedale unico, non cambiano posizione. «È la soluzione più opportuna», dice il capo del dipartimento chirurgico, una delle punte di diamante dell'Asl 10, il dottor Francesco Fidanza, «noi lo aspettiamo anche se i tempi saranno lunghi. Saremmo stati in grado di garantire i servizi anche con il polo medico e chirurgico, tra San Donà e Portogruaro, che era stato deciso, ma il blocco delle schede adesso cambierà le cose». L'assessore regionale Daniele Stival chiede che i due poli ospedalieri restino fermi come sono, ma per questo ci vorranno altri soldi. «Lasciare i reparti costerà di più e ci vorranno appunto le risorse. Ma se questo ci porterà all'ospedale unico potrà valerne la pena».

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